Le biografie delle Star di Hollywood


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Bogart in uniforme
Bogart da giovane
H.Bogart
Con la moglie Lauren Bacall
Con la moglie e Marilyn Monroe
"La foresta pietrificata"
"Black Legion"
Con la moglie Lauren Bacall e Jimmy Durante
Con un gruppo di soldati nel 1944
"Il grande sonno"
"Casablanca"
"Casablanca"
Con Green Garson e Jack Warner
"Easy Living"
Con la moglie
"Il mistero del falco"
"Il grande sonno"
"Il grande sonno"
"L'isola di corallo"
"Il tesoro della Sierra Madre"
"Il diritto di uccidere"
"La mano sinistra di Dio"
"La regina d'Africa"
"Sabrina"

Casablanca

Il grande sonno

Strada maestra

L'ammutinamento del Caine
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
Humphrey Bogart

Humphrey Bogart

25 Dicembre 1899, New York, USA
14 Gennaio 1957, Los Angeles, California, USA

Quando nacque a New York era il 22 gennaio 1899, suo padre era Belmond DeForest Bogart, uno dei più importanti chirurghi della grande mela, la madre Maud Humphrey si occupava d'illustrazioni di riviste. Uscito dagli studi superiori completati alla Trinity School, Humphrey, decise di iscriversi alla Philips Academy di Andover, una scelta che da questo momento lo segnò forse nel carattere, poichè in breve tempo fu espulso per cattiva condotta. Nel 1918 si arruolò nei marines dove stette per diversi mesi, fino a quando decise di tornare alla vita normale facendosi assumere come organizzatore dell'impresario teatrale William A.Brady, il quale vide nel personaggio Bogart un possibile attore tanto da invogliarlo a calcare il palcoscenico. Il risultato fu alquanto convincente, le prime prestazioni non diedero frutti, ma Humphrey dimostrava già di essere un duro e non demorse.

Nel 1929 mentre recitava "It's a Wise Child" un agente della 20th Century Fox lo notò e gli offrì un contratto di un anno, partecipò in ruoli di secondo piano; passò alla Universal partecipando ad un discreto film "Bad Sister" 1931, ma ancora il successo tardava a venire, tanto da rinunciare alla carriera cinematografica per dedicarsi al teatro.
Nel dicembre del 1931 la Columbia lo convocò e gli fece firmare un contratto di breve termine, lasciando il teatro per tornare al cinema interpretando la commedia "Love Affair" diretta da Thorton Freeland. Da qui passò subito alla Warner Bros nel 1932 recitando due film diretti da Mervyn LeRoy: "Big City Blues" e "Three on a Match". In questo secondo film interpretò per la prima volta il ruolo di un gangster, ma, appena finito di girare, tornò ancora una volta a teatro. Una carriera che si presentava in maniera discontinua, mai un successo, ruoli marginali o secondari, Bogart avanzava anche con l'età e per un attore che cerca di emergere e diventare una star gli anni contano e più passava il tempo più sembrava non essere tagliato né per il teatro né per il cinema.
Nel 1935 tornò a teatro per interpretare per sette mesi il ruolo del gangster Duke Mantee insieme con Lesile Howard nella commedia "The Pietrified Forest" di Robert E. Sherwood. L'opera ebbe un tale successo che la Warner scritturò Howard come protagonista dell'omonimo film, l'attore principale volle con sé anche Bogart, il quale da questo momento, all'età di 37 anni, iniziò una delle carriere cinematografiche più prolifiche della storia del cinema americano. Sotto contratto della Warner Bogart rimase fin al 1948, producendo un film ogni due mesi e interpretando il ruolo del cattivo in film di genere gangster, facendo da spalla ad attori del calibro di Edward G.Robinson, James Cagney, Gorge Raft. La sua abilità consisteva nello svolgere parti secondarie che mettevano in luce la figura dell'attore protagonista. È da notare come dopo gli inizi degli anni Trenta nei quali il gangster veniva visto come una figura romantica, ora questo tipo di personaggio è abbandonato dal mito e relegato come un fallito della società malata.
Non sempre però gli venivano date parti così negative, ad esempio nel 1936 interpretò un evaso redendo ne "L'isola della furia" (Isle of Fury), sempre in quell'anno in "Ali sulla Cina" (China Clipper) metteva i panni di un collaudatore di aeroplani e in "Two Against the World" fece il direttore di una stazione radiofonica, che si metteva contro un padrone disonesto.
Nel 1937 in "Le cinque schiave" (Marked Woman) fece una bella interpretazione di un procuratore distrettuale, che riesce con l'aiuto di una donna (Bette Davis) a sgominare una banda di malfattori. L'anno successivo in "Crime School" diventa un direttore di un riformatorio, che, grazie alle sue idee riesce a ristabilire i rapporti tra carcerieri e i giovani rinchiusi. Il regista Raoul Walsh gli diede l'occasione nel 1940 di poter interpretare, accanto a Gorge Raft in "Strada Maestra" (They Drive by Night), la parte di un camionista, il quale era in lotta con i problemi della vita, i lunghi viaggi, i soldi e gli inganni dei colleghi. Il successo fu immediato, pur essendo ancora una parte secondaria Bogart sperimentò un nuovo tipo di recitazione, più dinamica, meno impacciata come nei soliti ruoli passati e soprattutto lo fece identificare nel pubblico che finalmente capì che quell'uomo non bello, dal fisico poco prestante, poteva dare delle emozioni che prima non aveva mai dato.
Ancora Walsh lo chiama nel 1941 in "Una pallottola per Roy" (High Sierra), Gorge Raft rinuncia al ruolo di protagonista e la parte viene data a Bogart, che veste i panni di Roy Earle, un gangster ormai al tramonto e non più giovane. Con questa parte l'attore , grazie all'aiuto del regista che gli diede un senso di umanità, sviluppa un personaggio con uno spessore psicologico mai visto prima, legato dalla lealtà verso il suo capobanda, che lo libera di prigione per fare un ultimo colpo, e dall'amore non corrisposto con una donna. In questa spirale diventa suo malgrado un eroe, sempre legato al pensante passato di gangster, dove la fuga e la sua fine sono l'espiazione del peccato.

Agli inizi degli anni Quaranta, gli Stati Uniti erano in guerra, il clima interno della nazione attraversava un momento particolare e il cinema ne prese subito spunto per modificare le sue vedute mostrando film con soggetti e personaggi che riuscivano a vivere e a mettersi contro contesti urbani difficilissimi. Ora non si fidava più ne la giustizia né l'autorità pubblica, era il momento di dar vita a personaggi come quello nato dalla penna dello scrittore Dashiell Hammett nel 1929: il famoso detective Sam Spade.
Nel 1941 la Warner decide, dopo aver visto due fallimenti, di riportare per la terza volta sullo schermo "Il mistero del Falco" (The Maltese Falcon), ma con la particolarità di essere il più fedele possibile al romanzo. Bogart, finalmente porta al successo quest'opera, ne incarnò il personaggio in maniera incredibile, benché coadiuvato da un cast di grande fama, si immerge nella parte del detective, assumendone i toni psicologici e ironici tipici del personaggio creato da Hammett. È un uomo solitario, duro, che non ama farsi aiutare da colleghi o tanto meno dalla polizia, porta rispetto verso il suo lavoro di detective, ha un volto impenetrabile che non lascia passare facilmente né i suoi pensieri nè i suoi sentimenti, usa l'ironia quando si trova in estreme situazioni di pericolo, ma alla fine ottiene sempre il risultato che vuole con le buone o con le cattive.
Dopo questo clamoroso successo la strada è spianata e Bogart viene chiamato per girare un classico della cinematografia americana "Casablanca" con Ingrid Bergman. Qui si trovò a dover fare i conti con un contesto straniero e dai mille risvolti, nella parte di Rick, mostra ancora una volta il suo volto di duro combattuto in un contesto di guerra e amore, dove l'arrivo della sua amata donna, lo risveglia e gli impone l'ordine di impegnarsi affinché tutto migliori, lanciando un messaggio anche all'America di vincere la guerra che stava combattendo per il bene dell'intero mondo.
Rimanendo sempre fedele a se stesso e soprattutto nei confronti della sua donna che ama e che non può dimenticare come la storia ci mostra, il film che piacque a tutti, grazie anche all'abilità del regista Micheal Curtiz, il quale sfruttò il contesto africano, una novità per l'epoca, imponendo due temi fondamentali l'amore che non può tramontare e vivere per una ragione.
Un successo planetario che fa di Bogart una Star di Hollywood, ormai un'icona, prosegue la sua carriera con il successivo film "Acque del sud" (To Have and Have Not) 1944 che gli cambierà la sua vita sentimentale. Infatti qui conosce la sua nuova partner di lavoro la bella Laurel Bacall e come nella trama del film se ne innamora anche nella vita. Interpretando Harry Morgan, si trova a dover combattere, sebbene non abbia più interessi, contro il fascismo, forza egemonica che impera in quel periodo in Europa. Uno dei migliori film di Boagrt, nel quale il regista Howard Howks accorgendosi che l'attore e la Bacall si erano innamorati realmente, ridusse al minimo sia la trama che l'azione per metterne in risalto la loro storia sentimentale, cosicché il film ebbe uno stile narrativo autentico e particolarissimo. Nel 1945 dopo tre divorzi da Helen Menkel, Mary Phillips e Mayo Methot, decise di sposarsi con Laurel Bacall di appena ventuno anni e ben venticinque anni più giovane di lui.
Alla fine della guerra, Bogart era uno delle dieci star più acclamate a Hollywood e nel 1945 tornò al genere noir nella parte di un assassino sia in "Nebbie" (Conflict) con Alexis Smith sia in "La seconda signora Carroll" (The Two Mrs Carrolls) con Barbara Stanwyck. Non ci fu successo, se non quando tornò a mettere i panni di un altro detective privato Philip Marlowe in "Il grande sonno" (The Big Sleep) nel 1946 con accanto sua moglie laurel Bacall diretti nuovamente da Howard Hawks. Marlowe, personaggio nato dalla penna di Raymond Chandler, non era come Sam Spade, era più romantico, sempre in azione e alla ricerca di misteri intricati da risolvere, tenendo sempre alto l'onore con la forza e l'ironia che lo distingueva da tutti. Sul finire degli anni Quaranta affrontò due interpretazioni particolari che lo ricordano quando era agli esordi: ne "L'isola di corallo" (Key Largo) 1948 con accanto sempre sua moglie sostenne una parte analoga a quella interpretata da Lesile Howard in "La foresta pietrificata" doveva vedersela con un bandito balordo (interpretato da Edward G.Robinson). Mentre ne "Il tesoro della Sierra Madre" (The Treasure of the Sierra Madre), sempre 1948, il regista John Huston lo chiamò ad interpretare la parte di un avventuriero alla ricerca dell'oro e della felicità che non arriverà mai. Di questa interpretazione eccellente il pubblicò faticò non poco ad accettarla, ma fu anche qui l'inizio di uno modello di recitazione che doveva adattarsi a certi personaggi.

Gli anni Cinquanta segnarono la fine dell'attore visto come eroe, fondò una casa di produzione propria la "Santana Pictures" producendo film come "I Bassifondi di San Francisco" (Knock on Any Door) 1949, contro la pena di morte. Ma dopo "Tokyo Joe" 1949 e "Assalto al cielo" (Chain Lighting) 1950 che ebbero poco successo di pubblico e critica, il regista Nicholas Ray gli affidò la parte originale di uno sceneggiatore hollywoodiano che aveva attacchi di follia omicida, qui Boagart seppe dare il meglio di sé come nell'anno successivo il 1951 ne "La città è salva" (The Enforced) vestendo i panni di un procuratore distrettuale alle prese con l'efferato crimine urbano. Attribuita erroneamente la regia a Bretaigne Windust, oggi finalmente si è capito che fu girato da Raoul Walsh; il film divenne un classico del genere noir perché fu girato con uno stile documentaristico tipico del periodo anni Trenta come ne faceva all'epoca la Warner, ma soprattutto certe scene violente e un montaggio pressante, lasciavano il pubblico del tempo sbalordito. Ancora per la Santana produce "Damasco '25" (Scirocco) del 1951, un flop al botteghino, ma subito e nuovamente in quello stesso anno, il regista John Huston lo dirige in "La regina d'Africa" (The African Queen), un classico, un successo che vede Bogart interpretare in questa commedia ironica un alcolizzato brontolone alle prese con una zitella interpretata da Katherine Hepburn che tenterà di redimerlo facendolo persino innamorare. Con questa interpretazione Bogart corona il sogno di tutti gli attori del mondo, vincere la mitica statuetta degli Oscar, un tributo doveroso nei confronti di una carriera cominciata vent'anni prima e che lo aveva visto approdare al grande schermo dopo una travagliata gavetta.
Nel 1952 un nuovo successo per la regia di Richard Brooks, l'attore va in difesa della stampa e della democrazia americana in "L'ultima minaccia" (Deadline), sempre lo stesso anno con lo stesso regista, ma non con lo stesso esito positivo del precedente film, interpreta in "Essi Vivono" (Battle Circus) un medico bevitore e donnaiolo dai modi burberi e sprezzanti. Maggior vigore espressivo lo troviamo nel grande film voluto dal produttore Stanley Kramer e diretto dal regista Edward Dmytryk "Gli ammutinati del Caine" (The Caine Mutino) del 1954 dove il personaggio del capitano Queeg, nevrotico e autoritario, diede a Bogart la possibilità di incarnare un altro personaggio originalissimo e permise al pubblico di riflettere sul potere e chi lo gestisce senza responsabilità.
Si avviano gli ultimi anni della sua carriera e della sua vita, il regista viennese Billy Wilder lo chiama a interpretare nel 1954 una bellissima commedia "Sabrina" nelle vesti di un ricco erede di una ricca famiglia con accanto Audrey Hepburn e William Holden.
Ne "La contessa scalza" (The Barefoot Contessa) 1954 di Joseph J.Mankiewicz, segnato dalle rughe mette i panni di un regista hollywoodiano alle prese con l'ascesa di una ballerina spagnola interpretata da Ava Gardner. Questa interpretazione non gli vale il successo e decide di tornare nel 1955 a ruoli convenzionali in un film di poco interesse: "Non siamo angeli (We're No Angels), di Michael Curtiz, con Peter Ustinov e Aldo Ray. Sempre in quello stesso anno è chiamato da Edward Dmytryk in "La mano sinistra di Dio" (The Left Hand Good), a fare una parte, per lui insolita, ma ben riuscita, di un finto prete che cerca scampo in una missione cinese. Ancora nel 1955 il regista William Wyler gli propone di interpretare per l'ultima volta il ruolo di un gangster in "Ore disperate" (The Disperate Hours), lasciando sullo schermo una valida apologia di una carriera iniziata con il ruolo di cattivo e conclusa alla stessa maniera. È il 1956 e Bogart sostiene l'ultima sua grande interpretazione in "Il colosso d'argilla" (The Harder They Fall) di Mark Robson, un giornalista alle prese con il racket della boxe.
All'inizio di gennaio del 1957 minato dal cancro, muore lasciando agli spettatori di tutto il mondo una serie di personaggi memorabili e irripetibili. Durante gli anni successivi la sua morte la fama crebbe a tal punto da diventare un mito ed essere ricordato per sempre come il primo attore con la faccia da duro, sempre avendo stile, coraggio e a volte insolenza, ma anche sapendosi mettere in disparte quando era il momento opportuno.

 

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo italiano Titolo originale Personaggio
1920 Life (uncredited)
1930 Risalendo il fiume Up the River Steve
1930 Il gallo della checca A Devil with Women  Tom Standish
1931 Anima e corpo Body and Soul  Jim Watson
1931 The Bad Sister Valentine Corliss 
1931 A Holy Terror  Steve Nash 
1932 Love Affair Jim Leonard 
1932 Big City Blues (uncredited) Shep Adkins 
1932 Three on a Match Harve 
1934 Sedia elettrica Midnight Gar Boni
1936 La foresta pietrificata The Petrified Forest Duke Mantee
1936 Le belve della città Bullets or Ballots Nick 'Bugs' Fenner
1936 Two Against the World Sherry Scott
1936 Ali sulla cina China Clipper Hap Stuart
1936 L'isola della furia Isle of Fury  Valentine 'Val' Stevens
1937 Black Legion Frank Taylor 
1937 The Great O'Malley John Phillips 
1937 Le cinque schiave Marked Woman  David Graham
1937 L'uomo di bronzo Kid Galahad Turkey Morgan
1937 San Quentin Joe 'Red' Kennedy 
1937 Strada sbarrata Dead End Hugh 'Baby Face' / 'Marty' Martin
1937 Ed ora... sposiamoci Stand-In Doug Quintain
1938 Swing Your Lady Ed Hatch 
1938 Crime School Deputy Commissioner Mark Braden 
1938 Men Are Such  Harry Galleon 
1938 Racket Busters John 'Czar' Martin 
1938 Il sapore del delitto The Amazing Dr. Clitterhouse 'Rocks' Valentine
1938 Gli angeli con la faccia sporca Angels with Dirty Faces James Frazier
1939 King of the Underworld Joe Gurney 
1939 Il terrore dell'Ovest The Oklahoma Kid  Whip McCord
1939 La bolgia dei vivi You Can't Get Away with Murder Frank Wilson
1939 Tramonto Dark Victory Michael O'Leary
1939 I ruggenti anni venti The Roaring Twenties George Hally
1939 Il ritorno del dottor X The Return of Doctor X Dr. Maurice Xavier, aka Marshall Quesne
1939 Striscie invisibili Invisible Stripes Chuck Martin
1940 Carovana d'eroi Virginia City John Murrell
1940 It All Came True Grasselli aka Chips Maguire 
1940 Il vendicatore Brother Orchid Jack Buck
1940 Strada maestra They Drive by Night Paul Fabrini
1941 Una pallottola per Roy High Sierra Roy Earle
1941 Il circo insanguinato The Wagons Roll at Night Nick Coster
1941 Il mistero del falco The Maltese Falcon Sam Spade
1941 Sesta colonna All Through the Night Mr. Alfred 'Gloves' Donahue
1942 Il terrore di Chicago The Big Shot  Joseph 'Duke' Berne
1942 Agguato ai tropici Across the Pacific Rick Leland
1942 Casablanca Casablanca Rick Blaine 
1942 Convoglio verso l'ignoto
1943 Action in the North Atlantic Lt.Joe Rossi
1943 Sahara Sahara Sgt. Joe Gunn 
1944 Il giuramento dei forzati Passage to Marseille Jean Matrac
1944 Acque del Sud To Have and Have Not Harry 'Steve' Morgan
1945 Nebbie Conflict Richard Mason
1946 Il grande sonno The Big Sleep Philip Marlowe
1947 Solo chi cade può risorgere Dead Reckoning Capt. 'Rip' Murdock
1947 La seconda signora Carroll The Two Mrs. Carrolls Geoffrey Carroll
1947 La fuga Dark Passage Vincent Parry
1948 Il tesoro della Sierra Madre The Treasure of the Sierra Madre  Fred C. Dobbs
1948 L'isola di corallo Key Largo Frank McCloud
1949 I bassifondi di San Francisco Knock on Any Door Andrew Morton
1949 Tokyo Joe Tokyo Joe Joseph 'Joe' Barrett
1950 Assalto al cielo Chain Lightning  Lt. Col. Matthew "Matt" Brennan
1950 Il diritto d'uccidere In a Lonely Place Dixon Steele
1951 La città è salva The Enforcer  Dist. Atty. Martin Ferguson
1951 Damasco '25 Sirocco Harry Smith
1951 La regina d'Africa The African Queen Charlie Allnut
1952 L'ultima minaccia Deadline - U.S.A. Ed Hutcheson
1953 Essi vivranno Battle Circus Maj. Jed Webbe
1953 Il tesoro dell'Africa Beat the Devil Billy Dannreuther
1954 L'ammutinamento del Caine The Caine Mutiny Lt. Cmdr. Philip Francis Queeg
1954 Sabrina Sabrina Linus Larrabee
1954 La contessa scalza The Barefoot Contessa Harry Dawes
1955 Non siamo angeli We're No Angels Joseph
1955 La mano sinistra di Dio The Left Hand of God James 'Jim' Carmody
1955 Ore disperate The Desperate Hours Glenn Griffin
1956 Il colosso d'argilla The Harder They Fall Eddie Willis

Premi:


Nomination per miglior attore:
1944 Casablanca (1942)
1955 L'ammutinamento del Caine (The Caine Mutiny) (1954)

Oscar:
Oscar per miglior attore
1952 La regina d'Africa (The Africa Queen) 1951

G.R.


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