Attore poco sfruttato, ma molto capace nelle sue doti recitative, il suo nome si lega per la maggior parte ai film noir dove come protagonista principale o secondario ha sempre messo in luce un forte abilità a competere con i grandi attori di Hollywood.
Il suo vero nome era Carver Dana Andrews, suo padre era il reverendo della chiesa Battista, Charles Forrest Andrews, sua madre, una casalinga, Annis Speed, Dana era il terzo di nove figli di cui il più piccolo diventerà attore con il nome Steve Forrest.
Dana prima terminò gli studi in Texas, poi abbandonò il lavoro di contabile per seguire la sua passione: il canto. Questa attività non gli consentiva guadagni certi, così si iscrisse ad una scuola di recitazione, la Pasadena Playhouse, e si alternava a vari lavori per potersi mantenere e pagare gli studi. Intanto nel 1932 si sposò con Janet Murray, con la quale ebbe un figlio David, che diventerà un noto compositore di musica. Nel 1935 Janet muore e Dana nel 1939 si risposa con Mary Todd, con la quale ha tre figli.
Finalmente nel 1940 debutta sul grande schermo in “Kit Carson - La grande cavalcata” (Kit Carson), non ottenne un grande successo, ma il produttore Samuel Goldwyn gli fece firmare un contratto migliore e fu impiegato immediatamente in ruoli più difficili e consoni alle sue qualità. Sempre nel 1940 il regista William Wyler lo chiamò a recitare in “L’uomo del West” (The Westerner), John Ford nel 1941 lo volle per “La via del tabacco” (Tobacco Road), Jean Renoir nello stesso anno per “La palude della morte” (Swamp Water), nel 1942 Howard Hawks in “Colpo di fulmine” (Ball of Fire).
Una grande interpretazione si ebbe in “Alba fatale” (The Ox-Bow Incident) dove il regista William A.Wellman lo fece recitare accanto a Henry Fonda ed Anthony Quinn in un western memorabile.
Nel 1944 Otto Preminger iniziò una collaborazione di diversi film con Dana di cui il primo fu “Vertigine” (Laura) grandissimo successo per questo noir misterioso e subito dopo ancora in “Un angelo è caduto” (Fallen Angel) dello stesso anno. Durante la seconda guerra mondiale non essendo partito come molti attori per il fronte, Andrews si dedicò anche al genere bellico sotto l’abile direzione di Lewis Milestone in “Fuoco a Oriente” (The North Star) del 1943, nel 1944 “Prigionieri di Satana” (The Purple Heart) e nel 1945 “Salerno ora X” (A Walk in the Sun). Ancora un film di guerra, ma stavolta sui reduci americani al ritorno in patria ne “I migliori anni della nostra vita” (The Best Years of Our Lives) dove Dana ebbe una parte molto importante per il grandissimo successo commerciale del film. Alcune opere stile noir lo resero famoso come il film di Elia Kazan del 1948 “Boomerang – L’arma che uccide” (Boomerang), entrambi diretti da Otto Preminger “L’amante immortale” (Daisy Kenyon) del 1948 e del 1950 “Sui marciapiedi” (Where the Sidewalk Ends).
Gli anni Cinquanta videro la carriera di Dana complicarsi notevolmente, infatti divenne alcolizzato e questo gli precluse il proseguo felice della sua carriera cinematografica. Da attore protagonista divenne un caratterista, e i film di serie B sembravano l’unico posto possibile della sua carriera. Nel 1954 William Dieterle lo fece risollevare dandogli una buona parte accanto a Elizabeth Taylor in “La pista degli elefanti” (Elephant Walk), mentre Fritz Lang tentò di rilanciarlo nel 1957 con due suoi film “Quando la città dorme” (While the City Sleeps), “L’alibi era perfetto” (Beyond a Reasonable Doubt). Ormai le speranze di rivederlo in qualche buon film erano dissolte, ci pensò ancora una volta il suo amico Preminger a impiegarlo nel film di guerra “Prima vittoria” (In Harm's Way) del 1964 mettendogli accanto Henry Fonda, John Wayne e Kirk Douglas; poi fu la volta l’anno successivo per una latro film bellico “La battaglia dei giganti” (Battle of the Bulge), nel 1965 “Il caro estinto” (The Loved One) e nel 1968 “La brigata del diavolo” (The Devil's Brigade). Gli anni Settanta lo videro riapparire nel catastrofico film del 1975 “Airport ‘75” (id.), nel 1976 Kazan lo volle per l’ultima volta in “Gli ultimi fuochi” (The Last Tycoon) e infine nel 1981 il suo ultimo film fu “Il pilota” (The Pilot).
Ormai stanco e ammalato del morbo di Alzheimer morì lasciando una serie di film che rivisti oggi, fanno parte della storia del cinema americano e nel bene e nel male Dana Andrews fu un protagonista di quel magico periodo.
G.R.
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