Le biografie delle Star di Hollywood


M
 e 
 n 
 u 
                                                           
Home
Doppiaggio
Biografie
Oscar
Hollywood Pictures
Cartoons


Foto e video  
 
                                                           
John  Ford
Sul set
"Alba di gloria"
Ford in uniforme
"La carovana dei mormoni" poster
"Com'era verde la mia valle"
"La gradne avventura"
"Furore"
Ford con John Wayne
"Il giudice" poster
"Il massacro di Fort Apache"
"Sfida infernale"
"Sentieri selvaggi"
"I dannati e gli eroi"
John Ford, James Stewart e JOhn Wayne
"Ombre rosse"
"Sfida infernale" poster
Su di un set
"I sacrificati"
"Cavalcarono insieme"
"La conquista del West" poster
"Soldati a cavallo"
"L'ultimo urrà"
Ford in tarda età

"Intervista a John Ford"

"Com'era verde la mia valle"

"Sentieri selvaggi" Trailer

"Furore" Trailer
 
 
Biografia 
 
 
                                                           
John Ford

John Ford

1 Febbraio 1894, Cape Elizabeth, Maine, USA
31 Agosto 1973, Palm Desert, California, USA

I suoi film si riconosco immediatamente, i suoi personaggi si incastrano perfettamente nei paesaggi americani, difficilmente si era vista una tecnica così perfetta e forse mai più la si rivedrà sul grande schermo. Quando nacque si chiamava John Martin "Jack" Feeney, ed era uno dei quattordici figli di Sean O’Feeney, un immigrato irlandese. Si diplomò a 13 anni alla Portland High School, ma non riuscì ad essere ammesso all’Accademia di Annapolis, quindi decise di lavorare per un breve periodo in un negozio di calzature. Dopo poco si unì al fratello Francis che lavorava alla Universal come attore e regista. Ford iniziò dal basso come attrezzista, cascatore e aiuto regista. Nel 1917 debuttò come regista con il film a due rulli “The Tornado”, ne seguiranno oltre trenta, tutti sotto la Universal. La critica ebbe sempre parole molto lusinghiere nei confronti del precoce talento, piaceva il suo senso dell’azione e lo spirito allegro con cui descriveva le sue storie. Piacque molto anche al pubblico “The Outcasts of Poker Flat” del 1919 definito dalla critica “una sinfonia visiva” e fu ad esempio molto apprezzato “Straight Shooting” con il suo attore preferito Harry Carey in una storia avvincente per certi versi simile, anche come inquadrature, a “Sentieri Selvaggi” (The Searchers) del 1956. Già negli anni Venti i primi film che John Ford girava presentavano la visione di una società romantica e melanconica, dove i cardini chiave erano la famiglia, la religione, la patria. Così nella maggior parte di quegli anni e dei suoi film c’era un richiamo alla patria e soprattutto allo spirito di frontiera del XIX secolo, che sarà poi uno dei suoi temi più cari. I western muti come “Il cavalo d’acciaio (The Iron Horse) del 1924, i “I tre birbanti” (Three Bad Men) del 1926 erano gli esempi di questi ideali che il regista amava sin da ragazzo. Nelle sue prime opere emergeva il gusto per l’inquadratura, il saper mettere in scena “la scena” ideale che creava poi uno stile che verrà chiamato “stile alla John Ford”. Grazie anche al contributo del direttore della fotografia di quel primo periodi, George Schneiderman, il quale seppe conferire il pregio di una fotografia soffusa e brillante. Lo stesso regista ha sempre affermato di aver avuto un gusto per la composizione nelle inquadrature, un occhio speciale per la composizione tale da sembrare alle volte quadri di pittura. Nel 1920 Ford passò alla Fox, anche qui diresse film western, ma questa volta con divi fissi, imposti dalla casa di produzione come Buck Jones e Tom Mix. Nel 1923 venne promosso a dirigere film più consistenti come “Ladro d’amore” (Cameo Kirby) con John Gilbert nei panni di un giocatore nei battelli fluviali. E fu qui che il regista decise di cambiare nome nei titoli di testa da Jack in John. Nel periodo del cinema muto tre film come “il cavallo d’acciaio”, “I tre birbanti” e “L’ultima gioia”, mettono in scena i suoi temi cari di quel periodo come la fratellanza che nasce ad esempio nel costruire tutti insieme la ferrovia, la quale sarà poi il motivo di progresso civile, la religiosità quella cattolica di cui aveva un prondo rispetto e la famiglia intesa come prima società senza della quale non esisterebbe poi la vera Società in cui viviamo. Essendo di origine irlandese, Ford chiese alla Fox di ambientare alcuni film proprio nella sua terra. Così nacquero “The Shamrock Handicap” (1926) fatto con humour e aneddoti di quel paese e “La casa del boia” (Hangman’s House) del 1928 su alcuni disordini irlandesi mescolati con nebbie, lande, e paludi il tutto fatto con sole riprese in interni e ricostruzioni minuziose. Quando fu il momento di girare storie americane, mentre tutti i registi giravano in interni, egli volle essere il primo a narrare in esterni, con la luce del sole come il suo primo film d’ispirazione americana “Just Pals” del 1920, un racconto molto interessante anticipando i futuri film degli anni Trenta sulla trilogia deidcati alla provincia americana “Doctor Bull” del 1933, “Il giudice” (Judge Priest) 1934 e “Steamboat Round the Bend” del 1935. Gli anni Trenta segnarono il culmine della sua carriera che non ebbe mai cali anche nei decenni successivi. Film come “Ombre Rosse” (Stagecoach) del 1939, “Alba di gloria” (Young Mr. Lincoln) furono decretati sin da subito dei veri e propri capolavori della cinematografia mondiale. Le ottime storie, le bellissime interpretazioni da una parte di John Wayne, che si consacrerà proprio con i film successivi diretti dallo stesso Ford, e dall’altra un giovane Henry Fonda perfetto nei panni di Lincoln giovane, permisero al regista di entrare nell’Olimpo dei direttori più quotati di Hollywood. Durante la seconda guerra mondiale fu spedito sui campi di battaglia europei per girare documentari che facessero capire agli americani, rimasti a casa, cosa stesse succedendo. Il regista non si perse d’animo e iniziò a riprendere battaglie aeree, scontri di truppe di terra e di mare, campi di concentramento, rischiando la vita più di una volta, ma tornando in patria come un eroe premito con medaglie e 2 Oscar (“The Battle of Midway” del 1942 e “December 7th” del 1943)per i suoi meravigliosi documentari di guerra. Ogni film rappresentava una sinfonia visiva che fosse in bianco e nero o a colori, Ford dirigeva con mano ferma ogni scena, orchestrava attori, comparse e scenografie naturali e ricostruite meglio di chiunque altro. Riusciva a far contemplare lo spettatore nella Natura americana, facendolo successivamente finire in una storia di epopea con assalti alle diligenze, scazzottate epiche, rivisitazioni storiche della storia americana contemporanea e non. In “Sfida infernale” (My Darling Clementine) mise ad Henry Fonda i panni del celebre sceriffo del West, Wyatt Earp, un uomo all’apparenza semplice, ma che al momento dell’azione riusciva a risolvere ogni problematica che la società gli proponeva. Gli ‘eroi del west classico’ sono stati da sempre la motivazione principale a spingere Ford a mettersi dietro una macchina da presa e a raccontare quel tipo di vite. Molti registi negli anni Cinquanta hanno voluto imitarlo, ma i risultati non sono mai stati all’altezza delle aspettative come furono i suoi film. Gli altri registi mettevano in scena la tensione estrema di una vicenda, aggiungevano forti passioni come l’odio, la vendetta, la ribellione e il riscatto, ma non riuscivano ad imitarlo. Egli invece nel western faceva predominare un lungo viaggio verso una meta agognata, una carovana intesa come simbolo di peregrinazione, una diligenza che doveva attraversare il deserto facendo nascere delle vere e proprie epopee. L’odissea del gruppo è un altro momento importante della narrazione fordiana, famiglie di contadini che abbandonano le terre ormai aride per quelle fertili come in “Furore” (The Grapes of Warth) del 1940, i soldati di cavalleria in missione nel “la trilogia della cavalleria”: “Il massacro di Fort Apache” (Fort Apache) del 1948, “I cavalieri del Nord-Ovest” (She Wore a Yellow Ribbon) 1949 e “Rio Bravo” (Rio Grande) del 1950. La violenza per Ford non è mai necessaria, essa appare quando ormai non si può più fare nulla, un esempio su tutti è “I Cavalieri del Nord-Ovest” nel quale non si vede uccidere nessun indiano, mentre in altri film episodi di massacri o ferimenti sono molto rari. Ricorrere alla violenza non è mai motivato da semplici risentimenti personali, né è inteso come un mezzo di autoaffermazione o soddisfazione, semmai è un dovere o un’estrema risorsa. Le comunità rappresentano il vero soggetto del narrare, non gli uomini visti singolarmente, i soldati che insieme portano la pace nel West, i pionieri che attraversano un intero paese per fondare nuovi Stati, gli abitanti che fondano nuove cittadine con nuovi ordinamenti sociali, dunque tutti coloro che hanno abilmente fatto e creato gli Stati Uniti d’America, i cui volti vennero dimenticati col tempo. Per il regista non è importante ‘costruire’ qualcosa, ma possedere un pezzo di terra, una casa, e tutto questo difendendosi dai nemici, dalle forze avverse della Natura che alle volte ostacolano più di un nemico. Se si vedono numerosi suoi film e se si scorre la filmografia fordiana si potrà scoprire che la maggior parte della sua produzione contiene numerose sequenze di vita contadina, persino minatori e soldati sono richiamati a quel mondo tanto caro al regista. Nella comunità certe ricorrenze servono a rinforzare i legami a fare nuove amicizie, spesso si trovano scene di feste da ballo con abbondanti bevute e anche funerali, momenti tipici di quel folklore fordiano che nessun altro regista è mai riuscito ad ottenere. Il paesaggio è poi la grande scenografia artistica che la Natura offre e che Ford fa sua, deserto e cime montuose come la Monument Valley, così in “Sentieri selvaggi” (The Searchers) del 1956 si respira l’aria calda del deserto americano, il sole cocente, ma anche la neve, il freddo pungente che i personaggi vivono e fanno vivere. L’emarginato è un soggetto che a Ford è sempre stato a cuore come nel film “Viaggio senza fine” (The Long Voyage Home) del 1940 dove un gruppo di marinai girano il mondo senza una meta e senza mai tornare a casa, o in “Sentieri selvaggi” le vicende degli indiani Comanches che non hanno un territorio e si spostano da una parte all’altra degli Stati Uniti. Emarginati sono anche intesi come persone che non vengono più accettate dalla loro gente, o ad esempio John Wayne in “Un uomo tranquillo (The Quiet Men) del 1952, che torna al suo paese d’origine dopo aver ucciso un uomo sul ring. Una classe sociale o una comunità indiana se oppressa, viene portata allo sradicamento sociale e quindi emarginata dalla società, ma può anche arrivare a estinguersi come nel film “Com’era verde la mia valle” (How Green Was My Valley) del 1941 in cui le lotte dei lavoratori portano alla disgregazione della società. In tutti questi esempi John Ford dà ai suoi personaggi una chance per sopravvivere ovvero rimanendo fedeli a se stessi e al proprio modo di pensare pagando a duro prezzo la loro sopravvivenza. Ma con il passare del tempo i personaggi fordiani si sono invecchiati con il loro stesso autore e non si potrà mai paragonare ad esempio l’Henry Fonda, pioniere alla vigilia della guerra d’Indipendenza, di “La grande avventura” (Drums Along The Mohawk) del 1939 con Ramson Studdard (James Stewart) anziano e piangente, incerto e dubbioso nella sua tristezza. Così tutte le sue opere hanno preso un significato diverso in ogni istante, ogni sua produzione è diventata un monumento nazione proprio come lo è la Monument Valley, ma una cosa è certa che John Ford è a tutt’oggi il massimo esponente di tutta la tradizione cinematografica americana ed è lui solo l’unico ad essere stato fedele interprete della storia del proprio paese sullo schermo.
 

G.R.




 
Filmografia 
 
 
                                                           
Anno Titolo Titolo originale
1915 The Doorway of Destruction (solo scenegg.)
1917 Il tornado The Tornado (anche scenegg.)
1917 The Fighting Gringo 
1917 La pista dell'odio The Trail of Hate (anche scenegg.)
1917 L'attaccabrighe The Scrapper (solo scenegg.)
1917 Il pastore di anime The Soul Herder 
1917 Il compagno di Cheyenne Cheyenne's Pal (anche scenegg.)
1917 Centro! Straight Shooting 
1917 L'uomo segreto The Secret Man  (anche scenegg.)
1917 Un uomo segnato A Marked Man (anche scenegg.)
1917 All'assalto del viale Bucking Broadway 
1917 I cavalieri fantasma The Phantom Riders 
1918 Donne selvagge Wild Women (anche scenegg.)
1918 L'oro dei ladri Thieves' Gold 
1918 La goccia scarlatta The Scarlet Drop (anche scenegg.)
1918 Indemoniato Hell Bent (anche scenegg.)
1918 Inganno di donna A Woman's Fool 
1918 The Craving (anche scenegg.)
1918 Tre uomini a cavallo Three Mounted Men 
1919 Preso al laccio Roped 
1919 I fratelli rivali The Fighting Brothers 
1919 Lotta per amore A Fight for Love 
1919 I razziatori Rustlers 
1919 A pugni nudi Bare Fists 
1919 La legge della pistola Gun Law 
1919 All'agenzia per gli affari indiani By Indian Post 
1919 L'uomo che si era tolto la pistola The Gun Packer (anche scenegg.)
1919 I cavalieri della vendetta Riders of Vengeance (anche scenegg.)
1919 The Last Outlaw (anche scenegg.)
1919 I proscritti di Poker Flat The Outcasts of Poker Flat 
1919 L'asso della stella Ace of the Saddle 
1919 Il cavaliere della legge Rider of the Law 
1919 Pistola conto gentiluomo  A Gun Fightin' Gentleman (anche scenegg.)
1919 Uomini segnati Marked Men 
1920 Il principe di avenue a The Prince of Avenue A 
1920 La ragazza del n. 29 The Girl in Number 29 
1920 Ostacoli Hitchin' Posts 
1920 Under Sentence (solo scenegg.)
1920 Amici per la pelle Just Pals 
1920 La grande forza The Big Punch (anche scenegg.)
1920 Sbaragliare la concorrenza The Freeze-Out 
1921 Un fracco di botte The Wallop (anche prod.)
1921 Piste disperate, T.l Desperate Trails 
1921 Azione Action 
1921 A colpo sicuro Sure Fire 
1921 Jackie 
1922 I favori della signorinetta Little Miss Smiles 
1922 Ali d'argento Silver Wings 
1922 Il fabbro del villaggio The Village Blacksmith
1923 La faccia sul pavimento del bar The Face on the Bar-Room Floor 
1923 Tre salti in avanti Three Jumps Ahead (anche scenegg.)
1923 Ladro d'amore Cameo Kirby 
1923 A Nord di Hudson Bay North of Hudson Bay 
1923 Paraocchi Hoodman Blind 
1924 Il cavallo d'acciaio The Iron Horse (anche prod.)
1924 Cuori di quercia Hearts of Oak 
1925 La nipote parigina Lightnin' 
1925 L'orgoglio del kentucky Kentucky Pride 
1925 Grazie!  Thank You 
1925 Cuore di combattente The Fighting Heart 
1926 La corsa a ostacoli di Shamrock The Shamrock Handicap(anche prod.)
1926 I tre furfanti 3 Bad Men (anche prod.)
1926 L'aquila azzurra The Blue Eagle (anche prod.)
1927 Controcorrente Upstream 
1928 La canzone della mamma Mother Machree (anche prod.)
1928 L'ultima gioia Four Sons (anche prod.)
1928 La casa del boia Hangman's House (anche prod.)
1928 Il barbiere di Napoleone Napoleon's Barber 
1928 Riley il poliziotto Riley the Cop (anche prod.)
1929 Forzuto Strong Boy 
1929 Il black Watch The Black Watch 
1929 Saluto militare Salute (anche prod.)
1930 Il sottomarino Men Without Women (anche prod., scenegg.)
1930 Temerario nato Born Reckless 
1930 Risalendo il fiume Up the River (anche scenegg.)
1931 In fondo ai mari Seas Beneath (anche prod.)
1931 La trovatella The Brat 
1931 Un popolo muore  Arrowsmith (anche prod.)
1932 L'aeroporto del deserto Air Mail 
1932 Carne Flesh (anche prod.)
1933 Pellegrinaggio Pilgrimage 
1933 Dottor Bull  Doctor Bull 
1934 La pattuglia sperduta The Lost Patrol (anche prod.)
1934 Il mondo va avanti The World Moves On (anche prod.)
1934 Il giudice Judge Priest 
1935 Tutta la città ne parla The Whole Town's Talking 
1935 Il traditore The Informer (anche prod.)
1935 Il battello pazzo  Steamboat Round the Bend 
1936 The Last Outlaw (solo scenegg.)
1936 Il prigioniero dell'isola degli squali The Prisoner of Shark Island 
1936 Maria di Scozia Mary of Scotland 
1936 L'aratro e le stelle  The Plough and the Stars 
1937 Alle frontiere dell'India Wee Willie Winkie 
1937 Uragano The Hurricane 
1938 Uno scozzese alla corte del Gran Khan - Le avventure di Marco Polo The Adventures of Marco Polo 
1938 Il giuramento dei quattro Four Men and a Prayer 
1938 Pattuglia sottomarina Submarine Patrol
1939 Ombre rosse Stagecoach (anche prod.)
1939 Alba di gloria Young Mr. Lincoln 
1939 La più grande avventura Drums Along the Mohawk 
1940 Furore The Grapes of Wrath
1940 Viaggio senza fine The Long Voyage Home(anche prod.)
1941 La via del tabacco  Tobacco Road
1942 Com'era verde la mia valle How Green Was My Valley
1942 Torpedo Squadron 
1942 Igiene sessuale  Sex Hygiene
1942 La battaglia delle Midway The Battle of Midway (anche prod.)
1943 Si salpa a mezzanotte  We Sail at Midnight
1943 German Industrial Manpower (anche prod.)
1943 Sette Dicembre December 7th (anche prod.)
1943 How to Operate Behind Enemy Lines (anche prod.)
1945 I sacrificati  They Were Expendable (anche prod.)
1946 Sfida infernale  My Darling Clementine
1947 La croce di fuoco  The Fugitive (anche prod.)
1948 Il massacro di Fort Apache  Fort Apache (anche prod.)
1948 In nome di Dio  3 Godfathers (anche prod.)
1949 Pinky Pinky la negra bianca 
1949 I cavalieri del Nord Ovest  She Wore a Yellow Ribbon (anche prod.)
1950 Bill sei grande! When Willie Comes Marching Home
1950 La carovana dei mormoni Wagon Master (anche prod., scenegg.)
1950 Rio Bravo  Rio Grande (anche prod.)
1951 Questa è la Corea!  This Is Korea!
1952 Un uomo tranquillo  The Quiet Man (anche prod., scenegg.)
1952 Uomini alla ventura What Price Glory 
1953 Il sole splende alto  The Sun Shines Bright (anche prod.)
1953 Mogambo  Mogambo 
1955 La lunga linea grigia  The Long Gray Line
1955 La nave matta di Mr. Roberts Mister Roberts
1956 Sentieri selvaggi  The Searchers
1957 Le ali delle aquile  The Wings of Eagles
1957 Storie irlandesi The Rising of the Moon
1958 24 ore a Scotland Yard  Gideon's Day
1959 L'ultimo urrà  The Last Hurrah (anche prod.)
1959 Korea 
1959 Soldati a cavallo  The Horse Soldiers
1960 I dannati e gli eroi  Sergeant Rutledge
1961 Cavalcarono insieme  Two Rode Together (anche prod.)
1962 L'uomo che uccise Liberty Valance  The Man Who Shot Liberty Valance (anche prod.)
1962 La conquista del West   How the West Was Won (episodio "The Civil War")
1963 I tre della croce del Sud  Donovan's Reef (anche prod.)
1964 Il grande sentiero  Cheyenne Autumn (anche prod.)
1965 Il magnifico irlandese  Young Cassidy
1966 Missione in Manciuria  7 Women (anche prod.)

Premi:


Oscar per miglior regia:
1936 Il traditore - The Informer (1935)
1941 Furore - The Grapes of Wrath (1940)
1942 Com'era verde la mia valle - How Green Was My Valley (1941)
1953 Un uomo tranquillo - The Quiet Man (1952)

Nomination per miglior regia:
1940 Ombre rosse - Stagecoach (1939)


Golden Globe:
1955 Won Special Award Special "Pioneer" award in the motion picture industry.

Nomination Golden Globe:
1953 Un uomo tranquillo - The Quiet Man (1952)

Nastri d'argento (Sindacato Nazionale Italiano dei Giornalisti):
1948 Sfida infernale - My Darling Clementine (1946)


New York Film Critics Circle Awards vinti per miglior regia:
1936 Il traditore - The Informer (1935)
1939 Ombre rosse - Stagecoach (1939)
1940 Furore - The Grapes of Wrath (1940)
1940 Lungo viaggio di ritorno - The Long Voyage Home (1940).
1941 Com'era verde la mia valle - How Green Was My Valley (1941)


Festival Cinematografico di Venezia:
1934 Vincitore Special Recommendation
Il mondo va avanti - The World Moves On (1934)
1935 Nominated Coppa Mussolini
Il traditore - The Informer (1935)
1936 Vincitore Special Recommendation
Maria di Scozia - Mary of Scotland (1936)
1948 Nominated Golden Lion
Il fuggitivo The Fugitive (1947)
1952 Vincitore International Award
Un uomo tranquillo - The Quiet Man (1952)
Vincitore OCIC Award
Un uomo tranquillo - The Quiet Man (1952)
Nominated Leone d'oro
Un uomo tranquillo - The Quiet Man (1952)
1971 Leone d'oro alla carriera


Directors Guild of America, USA:
Nomination come miglior regista:
1957 Sentieri selvaggi - The Searchers (1956)
1956 Mister Roberts - Mister Roberts (1955)
1955 La lunga linea grigia - The Long Gray Line (1955)
1960 Soldati a cavallo - The Horse Soldiers (1959)


G.R.


Top Back

©CiakHollywood©