Un’americana semplice, bella e che sapeva recitare accanto a qualsiasi partner con grande disinvoltura, in ogni film vederla era come conoscerla da molto tempo e forse per questo motivo divenne una star a Hollywood.
Si chiamava nella realtà Gretchen Michaela Young ed era la terza di quattro sorelle, Polly, Sally e Georgiana, divenute tutte attrici ed il fratello John.
A tre anni si trasferì a Los Angeles insieme con la famiglia e ben presto esordì nel cinema a soli 4 anni nel film “The Ring Primrose” del 1917 e in numerose altre piccole parti di film muti, finendo per diventare una bambina prodigio di quel tempo e sottoscrivendo un contratto per la First National di ben 13 anni. Studiò Ramona Convent Secondary School, le fu cambiato il nome in Loretta dalla moglie del produttore John McCormick, Colleen Mooree che scelse proprio questo, prendendo spunto dal nome della sua bambola preferita. Alla fine dell’epoca d’oro del muto con l’inizio del cinema sonoro degli anni Trenta e la maturità viene impiegata sul grande schermo dalla 20th Century Fox, che gli fece siglare un contratto di 7 anni.
Qui raggiunse la notorietà durante tutti gli anni trenta, recitando in numerosi film drammatici e commedie brillanti, conquistando il pubblico grazie alle sue doti di simpatia innata, leggerezza e bellezza.
Molti i film all’epoca furono un successo come “Il conquistatore dell'India” (Clive of India), “Il richiamo della foresta” (The Call of the Wild) e “Shanghai” (id.) del 1935, nel 1936 “I Crociati” (The Crusades), “L'amore è novità” (Love Is News) del 1937, “Il giuramento dei quattro” (Four Men and a Prayer) e “Suez” (id.) del 1938 e “Kentucky” (id.), il grande successo dello stesso anno, che la lanciò definitivamente.
Iniziarono così sul finire degli anni Trenta e inizi degli anni Quaranta i film accanto ai grandi attori dell’epoca come nel 1939 in “Eternamente tua” (Eternally Yours) con David Niven, “Notte bianca” (The Doctor Takes a Wife) del 1940 con Ray Milland, con Gary Cooper in “Il magnifico avventuriero” (Along Came Jones) nel 1945, con Cary Grant nel 1947 “La moglie del vescovo” (The Bishop's Wife) e nel 1950 “La chiave della città” (Key to the City) con Clark Gable. Proprio con quest’ultimo nel 1935 durante le riprese de “Il richiamo della foresta”, ebbe un flirt d’amore pare di una sola notte, con il quale ebbe un figlio, che dovette tenere nascosto per lungo tempo a causa dei codici morali imposti alle star del cinema del tempo. E così dopo diversi anni si presentò alla stampa annunciando che quel bimbo non era suo, ma che era stato adottato e che solo recentemente si è venuta a sapere la verità.
Nel 1948 Loretta vinse un Oscar per la bellissima interpretazione de “La moglie celebre” (The Farmer's Daughter) del 1947 accanto a Joseph Cotten, una bellissima commedia recitata con stile e sentimento. Nel 1950 ottenne una nomination per il film drammatico "Le due suore" (Come to the Stable) del 1949.
Nel 1953 interpretò il suo ultimo ruolo sul grande schermo in “It Happens Every Thursday”, dopodiché lavorò prevalentemente in televisione con un suo show personale, dal titolo “Letters to Loretta”, grazie al quale vinse tre Emmy Awards. Si ritirò a vita privata nel 1962, ma riapparve un'ultima volta in un film realizzato per la televisione nel 1989.
Una carriera giocata tra le grandi attrici del cinema, ma grazie alle sue qualità e alla sua semplicità con un viso ed un’espressione sempre entusiastica riuscì a mettersi in evidenza lottando e vincendo parti che sarebbero state di poco conto se fossero state recitate da altre attrici e non da Loretta Young.
G.R.
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