In una piccola cittadina, Hicksville, un fattorino di un albergo attende l'arrivo di Miss Glory, e intanto sogna di lavorare in un grattacielo di New York e di servirla nel più lussuoso Hotel della città. quando si sveglierà scoprirà chi è davvero Miss Glory.
E' una parodia musicale immersa nel sogno del giovane fattorino, il regista Avery mette appunto alcuni numeri di danza stile Busby Berkley, e ironizza sull'attesa di Miss Glory, la quale è poi la caricatura della star degli anni Trenta Marion Davies. Alcune scene sono spiritose, ma il finale è tutta una sopresa quando a scendere dalla macchina non sarà Miss Glory, ma la piccola Shirley Temple. Ottima la musica, ma soprattutto il disegno e le ombre realizzate dall'archiettetto e scenografo Leodora Congdon, il cui nome compare (cosa mai accaduta nella storia dei cartoni animati) da solo e sotto il titolo dell'animazione. Sempre nel titolo la parola "Page" è in carattere più piccolo poichè fu aggiunto in un secondo momento.
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