Daffy Duck vuole essere la star dei cartoni animati, così convince Porky Pig a lasciare lo studio di animazione per diventare una star del cinema. Porky Pig si reca dal produttore Leon Schlesinger, il quale rompe il contratto e libera Porky Pig da ogni vincolo. Lo sfortunato maialino ne combinerà di guai nell'ambiente cinematografico e sarà costretto a tornare ai cartoni animati.
E' una combinazione di animazione e live-action, ovvero un cartone animato con esseri umani che interagiscono con i personaggi animati, forse una novità per l'epoca, ma di certo una sfida per le tecnologie del tempo. Il risultato è una satira molto riuscita sugli intrighi degli studios di Hollywood, nella quale i due contendenti animati creano scene divertenti aiutati questa volta dagli esseri umani. Leon Schlesinger è il vero produttore di tutti i cartoni animati della Warner Bros. Il regista Freleng mette un pò di autobiografia in questo suo lavoro, perchè anche lui ritornava alla casa di produzione dopo un periodo passato alla Mgm. In alcune scene si notano anche il regista Chuck Jones (uno della folla che corre durante la pausa pranzo), l'altro regista Bob Clampett (uno dei dipendenti Termite Terrace che correre freneticamente fuori a pranzo), lo sceneggiatore Michael Maltese (è la guardia di sicurezza dello studio), Gerry Chiniquy (regista dello studio che chiede silenzio), Henry Binder e Paolo Marin. Porky Pig fa una caricatura di Oliver Hardy e di Errol Flynn.
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