Regia: Charles Vidor

Cast: Doris Day ... Ruth Etting James Cagney ... Martin Snyder Cameron Mitchell ... Johnny Alderman Robert Keith ... Bernard V. Loomis Tom Tully ... Frobisher Harry Bellaver ... Georgie Richard Gaines ... Paul Hunter Peter Leeds ... Fred Taylor Claude Stroud ... Eddie Fulton Audrey Young ... Jingle Girl John Harding ... Greg Trent

Sceneggiatura: Daniel Fuchs, Isobel Lennart da una storia di Fuchs
Fotografia: Arthur E. Arling (Technicolor, CinemaScope)
Montaggio: Ralph E. Winters
Scenografia: Cedric Gibbons, Urie McCleary
Costumi: Helen Rose
Trucco: Sydney Guilaroff, William Tuttle
Musiche: Percy Faith dirette: George Stoll
Produttore: Joe Pasternak per la Metro-Goldwyn-Mayer
Anno: 1955 Nazionalità: USA colore 122 min.
1 Oscar: miglior soggetto
5 Nomination: miglior attore (Cagney), sceneggiatura non originale, colonna sonora, canzone (“I'll Never Stop Loving You” di Nicholas Brodszky, Sammy Cahn), suono (Wesley C.Miller - Metro-Goldwyn-Mayer Studio Sound Department)

Ruth Etting (Day) vuole diventare una star, un giorno incontra un gangster, Martin “The Gimp” Snyder (Cagney), che l’aiuta a diventare una celebre cantante. Tra i due nasce un amore difficile, a lei non piacciono i suoi modi scortesi e lui è gelosissimo: un giorno arriva persino a sparare a Johnny Alderman (Mitchell), un pianista che aveva scoperto il talento di Ruth, credendo che fosse il suo amante.

Ottimo musical-biografico (è la vera vita di Ruth Etting, che giunse a Hollywood negli anni Venti), in cui si mette in mostra come spesso il successo arrecava soddisfazioni pubbliche, ma poi nella vita privata si pativano dolori enormi, come per Ruth quello sentimentale. I due attori Day-Cagney giocano le loro parti con estrema bravura, la prima con il suo fascino, la delicatezza e le canzoni estremamente romantiche che rendono il personaggio ancor più travagliato, il secondo poi, è l’esatto contrario: volgare, violento, arrivista, ossessivo, capace di tutto, persino di uccidere. Ottime le canzoni “Ten cent a dance”, “I’ll never stop loving you” e “Shaking the blues away”. Uscì il 26 maggio 1955.