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L'AMMUTINAMENTO DEL CAINE
(The Caine Mutiny)
Regia: Edward Dmytryk
Cast: Humphrey Bogart ... Lt. Cmdr. Philip Francis Queeg
José Ferrer ... Lt. Barney Greenwald
Van Johnson ... Lt. Steve Maryk
Fred MacMurray ... Lt. Thomas 'Tom' Keefer
Robert Francis ... Ens. Willis Seward 'Willie' Keith
May Wynn ... May Wynn
Tom Tully ... Comdr. DeVriess
E.G. Marshall ... Lt. Comdr. Challee
Arthur Franz ... Lt. JG H. Paynter Jr.
Lee Marvin ... Meatball
Warner Anderson ... Capt. Blakely
Claude Akins ... Horrible
Katherine Warren ... Mrs. Keith
Jerry Paris ... Ens. Barney Harding
Steve Brodie ... Chief Budge
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Sceneggiatura: Stanley Roberts, Michael Blankfort dal romanzo di Herman Wouk
Fotografia: Franz Planer (Technicolor)
Montaggio: William A. Lyon, Henry Batista
Scenografia: Cary Odell
Costumi:Jean Louis
Trucco: Clay Campbell
Musiche: Max Steiner
Produttore: Stanley Kramer per la Columbia Pictures
Anno: 1954 Nazionalità: USA colore 125 min.
6 Nomination: miglior film, attore (Bogart), attore non protagonista (Tom Tully), sceneggiatura non originale, colonna sonora, montaggio, suono (John Livadary)
1943: durante la guerra nel Pacifico, l’instabile capitano Philip Francis Queeg (Bogart), provato dalla guerra e da una forte nevrosi, non è più in grado di comandare il cacciatorpediniere “Caine”. Durante un tifone, in cui il Caine sta per affondare a causa del comportamento squilibrato di Queeg, l’ufficiale in seconda Steve Maryk (Johnson), assume il comando della nave, creando un ammutinamento. Portati di fronte a una corte marziale Queeg e Maryk si affronteranno in un drammatico sconto.
Dal romanzo di Herman Wouk, premiato col premio Pulitzer, e senza la collaborazione della marina (perché si parlava di ammutinamento in guerra), un film dominato dalla presenza di un Bogart, ufficiale nevrotico e autoritario, costretto con la forza a cedere il comando della nave, in una delle sue migliori interpretazioni, che gli valse una nomination. Un film bellico-processuale divenuto un classico del genere, ma che è soprattutto la descrizione di un caso di paranoia e di disintegrazione psicopatica, come del resto dirà Tom Keefer (MacMurray), nelle sue accurate descrizioni da scrittore, vedendo Bogart che non smette mai di far girare le sue palline di ferro. Dmytryk, che allora era finito sulla lista nera, fatta dal senatore McCarty, si tolse una grande soddisfazione: dopo il processo in corte marziale, l’avvocato (Ferrer) di Maryk, si presenta alla festa fatta dagli ufficiali, e recita un’arringa sul tema della ribellione all’autorità costituita, che ha molti punti in comune con quelli del processo, che si stava svolgendo contro i “Dieci di Hollywood”. Uscì nelle sale il 24 giugno 1954, costò 2 milioni dollari e ne incassò, solo negli Stati Uniti, 8.700.000 dollari.
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