HOME
DOPPIAGGIO
CAMPAGNA
ANTI-RIDOPPIAGGIO
BIOGRAFIE
OSCAR
HOLLYWOOD
PICTURES
CARTOONS























L'ASSO NELLA MANICA

(Ace in the Hole)
poi rititolato
(The Big Carnival)




Regia: Billy Wilder
Cast: Kirk Douglas ... Charles 'Chuck' Tatum
Jan Sterling ... Lorraine Minosa
Robert Arthur ... Herbie Cook
Porter Hall ... Jacob Q. Boot
Frank Cady ... Mr. Federber
Richard Benedict ... Leo Minosa
Ray Teal ... Sheriff
Lewis Martin ... McCardle
John Berkes ... Papa Minosa
Frances Dominguez ... Mama Minosa
Gene Evans ... Deputy Sheriff
Frank Jaquet ... Sam Smollett
Harry Harvey ... Dr. Hilton
Bob Bumpas ... Radio Announcer
Geraldine Hall ... Nellie Federber
Richard Gaines ... Nagel
Sceneggiatura: Billy Wilder, Lesser Samuels, Walter Newman
Fotografia: Charles B.Lang jr.
Montaggio: Doane Harrison, Arthur Schmidt
Scenografia: Hal Pereira, Earl Hendrick
Costumi: Edith Head
Trucco: Wally Westmore
Musiche: Hugo Friedhofer
Produttore: Billy Wilder per la Paramount
Anno: 1951 Nazionalità: USA b/n 111 min.
1 Nomination: miglior soggetto originale (Walter Newman)
1 National Board of Review: miglior attrice (Sterling)
2 Premi mostra cinematografica di Venezia: premio internazionale speciale ai film, premio speciale per miglior musica (Friedhofer)




Un ex giornalista privo di scrupoli, Chuck Tatum (Douglas), ormai ridotto a lavorare in un quotidiano di provincia del Nuovo Messico, attende disperatamente il “colpo” che lo rilancerà nella carriera di giornalista. Un giorno un proprietario di stazione di servizio rimane intrappolato da una frana in una vecchia caverna, una volta suscitato l’interesse della faccenda Tatum prolunga la prigionia dell’uomo sepolto vivo per montare uno scoop e risollevare le sorti della propria carriera.

Acido e serrato melodramma sulla crudeltà umana che anticipa di parecchi anni i temi della spettacolarizzazione della morte e del cinismo dei mass-media. “L’asso nella manica” dimostra come l’industria dello spettacolo e degli interessi commerciali ad essa collegati siano così prevaricanti da sfruttare anche le disgrazie altrui pur di assecondare gli istinti più bassi del pubblico. Molto ben recitato con un taglio freddo e impietoso, è l’ultima unghiata drammatica di Wilder (e primo film, dopo la rottura con l’amico sceneggiatore Brackett) prima delle commedie. Negli Stati Uniti fu rititolato con "The Big Carnival". Uscì nelle sale il 29 giugno 1951 e costò 1.821.052 dollari.






























Top Back