Oliver Reed (Smith) sposa Irena Dubronova (Simon) una ragazza serba che lavora per un negozio di moda. La donna, con il passare del tempo, scopre di discendere da una setta si adoratori di animali e lei inconsapevolmente a causa di una maledizione si trasforma a volte in una pantera nera, impedendogli di amare suo marito.

Cult movie dell’orrore, che all’epoca fu considerato un B-movie, commissionato da Val Lewton per risollevare le sorti della RKO, che in quel periodo non navigava in buone acque. Una grande conoscenza degli spazi e un gusto equilibrio dell’atmosfera sono alla base del successo di questo film, come lo stesso Lewton sostenne una volta: “La nostra formula è molto semplice. Una storia d’amore, tre scene di atmosfera orrifica e una scena carica di violenza. Dissolvenza. Il tutto finisce in meno di 70 minuti”, ma l’abilità del produttore sta nel scaricare sugli altri le proprie fobie (in questo caso la paura dei gatti). Ottima la regia di Tourneur, che, nella scena in cui ignoti cercano di uccidere Alice Moore (Randolph), mentre nuota in una piscina, s’ispira a una esperienza personale, infatti una volta fu sul punto di annegare mentre faceva da solo un bagno notturno. Esemplare la fotografia di Musuraca con un forte uso della luce, ampliando le paure negli spettatori. Uscì nelle sale il 6 dicembre 1942, costò 134 mila dollari e ne incassò 4 milioni di dollari.