Regia: Joseph L. Mankiewicz

Cast: John Hodiak ... George W. Taylor Nancy Guild ... Christy Smith Lloyd Nolan ... Police Lt. Donald Kendall Richard Conte ... Mel Phillips Josephine Hutchinson ... Elizabeth Conroy Fritz Kortner ... Anzelmo aka Dr. Oracle Margo Woode ... Phyllis Sheldon Leonard ... Sam Lou Nova ... Hubert

Sceneggiatura: Howard Dimsdale, Joseph L. Mankiewicz, Lee Strasberg da una storia di Marvin Borowsky
Fotografia: Norbert Brodine
Montaggio: James B. Clark
Scenografia: James Basevi, Maurice Ransford Arredatore: Thomas Little
Costumi: Kay Nelson
Trucco: Ben Nye
Musiche: David Buttolph dirette: Emil Newman
Produttore: Anderson Lawler per la 20th Century Fox
Anno: 1946 Nazionalità: USA b/n 108 min.

Avendo perduto la memoria in guerra, George Taylor (Hodiak) viene rispedito a Los Angeles, qui ricomincia a vivere cercando nel suo passato. Finirà per scoprire di essere stato un ladro e un assassino.

Uno dei migliori drammi noir di serie B degli anni Quaranta, un tema fondamentale per il cinema: l'uomo che cerca se stesso, un viaggio allucinante alla riscoperta di quello che si era, per convincersi di esserlo ora. Una regia impeccabile di Mankiewicz mostra attraverso il lungo calvario del protagonista la ricerca nei luoghi in cui l'uomo è stato, così il manicomio, l'ospedale, ospizi, locali notturni, tutto attraversato da un forte senso lirico, di cui il regista si sente partecipe, grazie anche ad una accurata sceneggiatura di cui fece parte anche Lee Strasberg. L'operazione è anche riuscita grazie alla scelta dei personaggi: un Hodiak dilettante come protagonista, ed esordienti come la Guild, voluta e imposta da Zanuck, e l'austriaco Kortner in esilio a Hollywood. Uscì nelle sale il 12 giugno 1946.