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BASSA MAREA

(House by the River)




Regia: Fritz Lang
Louis Hayward ... Stephen Byrne
Jane Wyatt ... Marjorie Byrne
Lee Bowman ... John Byrne
Dorothy Patrick ... Emily Gaunt
Ann Shoemaker ... Mrs. Ambrose
Jody Gilbert ... Miss Bantam
Sarah Padden ... Mrs. Beach
Peter Brocco ... Harry, the coroner
Howland Chamberlain ... District Attorney
Leslie Kimmell ... Mr. Gaunt
Effie Laird ... Mrs. Gaunt
Will Wright ... Inspector Sarten
Kathleen Freeman ... Effie, young, heavyset woman at party
Margaret Seddon ... Older, heavyset woman at party
Alex Gerry ... Miller, bookseller
Carl 'Alfalfa' Switzer ... Walter Herbert, office boy
George Taylor ... Coroner's Court Clerk
Sceneggiatura: Mel Dinelli dalla storia "The House by the River" di A.P. Herbert
Fotografia: Edward Cronjager
Montaggio: Arthur Hilton
Scenografia: Boris Leven arredamento: John McCarthy Jr., Charles S. Thompson
Costumi: Adele Palmer
Musiche: George Antheil
Produttore: Howard Welsch per la Republic
Anno: 1950 Nazionalità: USA b/n 88 min.




Lo scrittore Stephen Byrne (Hayward), ormai sulla via del fallimento, tenta di abusare sessualmente della cameriera Emily (Patrick), ma l'uccide e fa ricadere la copla sul fratello, John (Bowman), che l'aveva aiutato a nascondere il cadavere. L'istinto dello scrittore torna alla ribalta e decide di scriverne una storia che lo porta al successo, ma la realtà distruggerà ogni sogno di ribalta.

Poco conusciuto è forse uno dei più interessanti gialli del regista tedesco Lang, che affronta uno dei suoi temi preferiti: l'indizio di colpevolezza. Usando le scene notturne e paludose (quasi tutto il film si svolge introno ad un fiume) il regista immerge lo spettatore in una claustofobica storia, nella quale il protagonista per ironia del destino trova nell'omicidio la chiave di svolta della sua vita di scrittore, ma la giustizia vista come elemento di riordino del Bene riporta ogni cosa al suo posto. Con un budget assai modesto, vista la casa di produzione, Lang affida tutto alla macchina da presa, ai giochi di luce ed ombra e soprattutto alla bravura di attori poco noti, i quali sanno dare carattere alle loro interpretazioni. Numerose le interpretazioni date al protagonista del film visto in chiave megalomane, erotica, psicologica. La censurà vietò che l'assassinata fosse una donna nera. Uscì il 25 marzo 1950.
























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