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BIANCANEVE E I SETTE NANI
(Snow White and the Seven Dwarfs)
Regia: David Hand (e Walt Disney)
Cast: Roy Atwell ... Doc (voice)
Stuart Buchanan ... Huntsman (voice)
Adriana Caselotti ... Snow White (voice)
Eddie Collins ... Dopey (voice)
Pinto Colvig ... Sleepy / Grumpy (voice)
Marion Darlington ... Bird Sounds and Warbling (voice)
Billy Gilbert ... Sneezy (voice)
Otis Harlan ... Happy (voice)
Lucille La Verne ... Queen / Witch (voice)
James MacDonald ... Yodeling Man (voice)
Scotty Mattraw ... Bashful (voice)
Moroni Olsen ... Magic Mirror (voice)
Harry Stockwell ... Prince (voice)
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Sceneggiatura: Ted Sears, Webb Smith, Otto Engmander, Earl Hurd, Dorothy Ann Blank
Regia dell’animazione: Percy Pearce, Larry Morey, William Cotrell, Fred Moore, Herman Ferguson (Technicolor)
Scenografia: Charles Philippi, Hugh Hennessey, Terrell Stapp, McLaren Stewart, Harold Miles
Musiche: Frank Churchill, Leig Marline, Paul Smith
Produttore: Walt Disney per la RKO-Radio Pictures
Anno: 1937 Nazionalità: USA colore 83 min.
1 Nomination: miglior colonna sonora (Leigh Harline, Frank Churchill, Paul J. Smith - Walt Disney Studio Music Departement)
1 Oscar speciale a Walt Disney per il suo contributo nell’arte cinematografica visiva e animata
1 New York Film Critics Circle speciale a Walt Disney
1 Premio mostra cinematografica di Venezia: Gran Trofeo d’arte della biennale
La cattiva matrigna, invidiosa della bellezza di Biancaneve, la vuole uccidere, la figliastra scappa e trova rifugio nel bosco, dove abitano sette piccoli simpatici nani. Ma la matrigna si trasforma in una vecchia che le offre la mela: cadrà in un sonno profondo, da cui la risveglierà solo il bacio del principe.
Primo film animato di Walt Disney e della storia del cinema, è un libero adattamento della favola dei fratelli Grimm, che ha il suo punto di forza nella caratterizzazione dei sette nani (Dotto, Brontolo, Gongolo, Eolo, Mammolo, Pisolo e Cucciolo), capaci di controbilanciare comicamente la drammatica lotta tra strega e Biancaneve. Negli studi di Walt Disney i disegnatori lavorarono duramente ora dopo ora mese dopo mese, per realizzare quest’opera. Nella programmazione cinematografica americana questa sarebbe stata una svolta decisamente rivoluzionaria. Realizzato con l’uso della multiplane camera (che permette di sovrapporre diversi fondali di trasparenza) e l’impiego di 32 animatori lungo l’arco di 3 anni, questo film, considerato dai critici “la follia di Disney”, fu accolto trionfalmente alla prima del 21 dicembre 1937 al Cathay Circle Theatre di Hollywood (Los Angeles). All’interno della favola sono racchiusi diversi elementi della filosofia disneyana: l’antropomorfizzazione dei personaggi non umani, l’umorismo, il sentimento, il pathos, i colpi di scena, il ricreare ambientazioni con stile plastico, la lotta tra Bene-Male e il trionfo della morale come evento necessario della natura delle cose, il mescolare l’umano con la natura e quindi gli animali che soccorrono l’uomo, semplificando la netta differenza tra i due mondi. Non solo la grande abilità fu quella di saper disegnare bellissimi personaggi, ma anche fondali meravigliosi dove gli stessi protagonisti potevano, grazie anche al lavoro dei disegnatori-scenografi, aderire sensibilmente e lasciare lo spettatore completamente immerso in quella realtà, quindi senza divedere le due realtà quella di animazione e quella statica di sfondo. Shirley Temple, alla notte degli Oscar, premiò Disney con un Oscar speciale formato da sette piccoli Oscar. Il progetto non fu di facile realizzazione: Disney aveva stimato il costo del film solo $ 500 mila dollari, che lievitarono alla fine del lavoro a ben $ 1.488.000 dollari, con uno sforzo produttivo impressionante per l’epoca, alla fine però il pubblico seppe valutare il capolavoro e il film incassò $ 8 milioni di dollari, ma complessivamente fino ad oggi ha superato i 185 milioni di dollari d'incasso.
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