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CANTANDO SOTTO LA PIOGGIA

(Singin' in the Rain)




Regia: Stanley Donen, Gene Kelly
Cast: Gene Kelly ... Don Lockwood
Donald O'Connor ... Cosmo Brown
Debbie Reynolds ... Kathy Selden
Jean Hagen ... Lina Lamont
Millard Mitchell ... R.F. Simpson
Cyd Charisse ... Dancer
Douglas Fowley ... Roscoe Dexter
Rita Moreno ... Zelda Zanders
Sceneggiatura: Adolph Green, Betty Comden basato sulla canzone “Singin’ in the rain”
Fotografia: Harold Rosson (Technicolor )
Montaggio: Adrianne Fazan
Scenografia: Cedric Gibbons, Randall Duell
Costumi: Walter Plunkett
Trucco: William Tuttle, Sydney Guilaroff
Musiche: Nacio Herb Brown, Lennie Hayton, Arthur Freed
Produttore: Arthur Freed per la Metro-Goldwyn-Mayer
Anno: 1952 Nazionalità: USA colore 102 min.
2 Nomination: miglior attrice non protagonista (Hagen), colonna sonora
1 Golden Globe: miglior attore (O’Connor)




È la storia del passaggio del cinema dal muto al sonoro, raccontata attraverso le disavventure di due star: Don Lockwood (Kelly) non avrà problemi grazie alle sue doti di cantante e di ballerino, Lina Lamont (Hagen) dovrà cambiare la propria orrida voce e così aprirà il successo alla sua doppiatrice, Kathy Selden (Raynolds).

Uno dei più grandi e bei musical mai realizzati. Una divertente sceneggiatura capace di mantenere spunti documentari e unghiate satiriche in divertente equilibrio, ripercorre la storia del cinema dei padri, tra omaggi a Busby Berkley e ironiche rivistazioni della storia di Hollywood (la fine della carriera di Don Gilbert, incapace di adeguarsi al sonoro). Compatto e coerente nel suo programmatico ottimismo dove professionismo tenacia e amicizia riescono sempre a vincere le avversità (e che tonifica anche il vitalismo interpretativo di Kelly, strabordante di energia e voglia di vivere a ogni passo), il film sa mantenere il tono leggero e affascinate di una satira mai cattiva e impregnata di buon umore. Ottimi i numeri musicali di Arthur Freed e Nacio Herb Brown, tra cui spicca l’assolo di Gene Kelly che canta sotto la pioggia (Singin’ in the Rain) e il duetto “Would You” con Debbie Reinolds (che però in questa unica canzone è doppiata da Betty Royce) il tema dell’esibizione acrobatica di Donald O’Connor “Make 'Em Laugh" (che in italiano era tradotta in “Ma che fa”) è in realtà plagiata dalla canzone di Cole Porter “Be a Clow” (dal “Il Pirata” di Minnelli). Citazione speciale per le gambe di Cyd Charise nell’unico numero “modernista” del film (Broadway Melodies). Una curiosità nella versione originale: nella sequenza in cui Kathy Selden (cioè Raynolds) doppia i dialoghi cinematografici di Lina Lamout (cioè la Hagen), è in realtà Jean Lamout che doppia Debbie Reynolds che la sta doppiando. È l’unico film musical che omaggia il passato fatto dal cinema muto, ma anche è un film che può essere annoverato tra quelli che descrivono la fine della carriera di una star (“Viale del tramonto”). Il film costò 2.540.800 dollari, una cifra esorbitante, che poteva mettere a rischio la Mgm, ma all’uscita incassò ai botteghini 7.665.000 dollari. Uscì nelle sale il 27 marzo 1952.
































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