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CONFESSIONE DI UNA SPIA NAZISTA
(Confessions of a Nazi Spy)
Regia: Anatole Litvak
Cast: Edward G. Robinson ... Edward 'Ed' Renard
Francis Lederer ... Kurt Schneider
George Sanders ... Franz Schlager
Paul Lukas ... Dr. Kassell / Dr. Karl F. Kassel
Henry O'Neill ... U.S. Atty. Kellogg
Dorothy Tree ... Hilda Kleinhauer
Lya Lys ... Erika Wolf / Erika Wolff
Grace Stafford ... Mrs. Helen Schneider
James Stephenson ... British Military Intelligence agent
Hedwiga Reicher ... Mrs. Kassell / Mrs. Lisa Kassel
Joe Sawyer ... Werner Renz
Sig Ruman ... Krogman / Dr. Julius Gustav Krogmann
Lionel Royce ... Hintze
Henry Victor ... Hans Wildebrandt
Hans Heinrich von Twardowski ... Max Helldorf
Wolfgang Zilzer ... Johann 'Walter' Westphal
Frederick Vogeding ... Capt. Richter
Willy Kaufman ... Greutzwald
Rudolph Anders ... Capt. Wilhelm Straubel
Wilhelm von Brincken ... Capt. von Eichen
George Rosener ... Klauber
Frederick Burton ... U.S. District Court judge
Eily Malyon ... Mrs. Mary McLaughlin
Bodil Rosing ... Anna Keller
John Deering ... Narrator
Lotte Palfi Andor ... Kassel's nurse
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Sceneggiatura: Milton Krims, John Wexley da un articolo di Leon G. Turrou
Fotografia: Sol Polito
Montaggio: Owen Marks
Scenografia: Carl Jules Weyl
Costumi: Milo Anderson
Trucco: Robert Cowan, Ruby Felker, Joe Stinton
Musiche: Max Steiner dirette: Leo F. Forbstein
Produttore: Anatole Litvak per la WaRNER Bros
Anno: 1939 Nazionalità: USA b/n 96 min.
1 National Board of Review: miglior film
1939 New York: l'agente federale Edward 'Ed' Renard (Robinson) con l’aiuto del servizio di spionaggio cerca di arrestare tutti i componenti del partito nazista che fanno sponda dalla Germania agli Stati Uniti, per introdurre il culto di Hitler e per scoprire i piani segreti delle armi statunitensi.
Ispirato alle esperienze di Leo G.Turrou, un’ex agente del Federal Bureal Investigation, che aveva annientato una rete di spionaggio nazista. Il film, di propaganda contro il regime nazista, fu realizzato dal Fronte Popolare di Hollywood: la sceneggiatura fu scritta da M.Krims e J.Wexley, entrambi di estrema sinistra, la regia era di Anatole Litvak, un profugo sfuggito alle persecuzioni naziste, il protagonista E.G.Robinson, ebreo e capo dei progressisti di Hollywood. All’uscita il film ebbe grande successo di pubblico, anche perché si stava avvicinando la seconda guerra mondiale e si voleva far conoscere chi fossero i tedeschi in quel momento (esemplare le ultime parole di Robinson che spiega ad un amico la sua esperienza, prima della fine del film: ”È stato strano lavorare a un caso come questo, è stato come passare tanto tempo ad andare in giro per un manicomio....e non puoi fare a meno di pensare che sono pazzi”), ma incontrò le ostilità dei tedeschi, in particolare Jack e Harry Warner ricevettero telefonate minatorie e una sala cinematografica fu incendiata da simpatizzanti nazisti. Oggi il film rappresenta una vera pietra miliare nel contesto della politica estera americana dell’epoca, ma fu anche la palese dimostrazione dell’odio personale che i Warner nutrivano nei confronti dei nazisti. I loro sentimenti non riguardavano solo le attività del regime di Hitler; erano anche dettati dal rancore per l’assassinio del loro rappresentante commerciale avvenuto per mano dei sicari nazisti. Uscì nelle sale il 27 aprile 1939 e costò 1.500.000 dollari.
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