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LA CONGIURA DEGLI INNOCENTI

(The Trouble with Harry)




Regia: Alfred Hitchcock
Cast: Edmund Gwenn ... Capt. Albert Wiles
John Forsythe ... Sam Marlowe
Mildred Natwick ... Miss Ivy Gravely
Mildred Dunnock ... Mrs. Wiggs
Jerry Mathers ... Arnie Rogers
Royal Dano ... Deputy Sheriff Calvin Wiggs
Parker Fennelly ... Millionaire
Barry Macollum ... Tramp
Dwight Marfield ... Dr. Greenbow
Shirley MacLaine ... Jennifer Rogers
Sceneggiatura: John Michawl Mayes dal romanzo di John Trevor Story
Fotografia: Robert Burks (Technicolor, VistaVision)
Montaggio: Alma Macroire
Scenografia: Hal Pereira, John Goodman, Sam Comer, Emile Kuri
Costumi:Edith Head
Trucco: Wally Westmore
Musiche: Bernard Herrmann
Produttore: Alfred Hitchcock per la Paramount
Anno: 1956 Nazionalità: USA colore 99 min.




Stati Uniti. In un bosco viene ritrovato il cadavere di un uomo. L’ex moglie Jennifer Rogers (MacLine) crede di averlo ucciso colpendolo con una bottiglia; l’anziano capitano Albert Wiles (Gwenn) pensa di averlo ammazzato incidentalmente durante una battuta di caccia; e la signorina Ivy Graveley (Natwick) è convinta di averlo ucciso con il tacco della scarpa. Tutti si danno da fare per nascondere il cadavere più volte sotterrato e dissotterrato fino al colpo di scena conclusivo.

Hitchcock non punta tanto sulla suspense, ma sulla comicità: lo humour, decisamente nero e tipicamente britannico, è basato sull’indifferenza esagerata con cui viene trattato il cadavere nonostante le mille attenzioni per farlo sparire. E anche il lieto fine così troppo criticato, fa parte di questa scelta di registro. Perfetta è la partitura di Herrmann (qui alla prima di tante collaborazioni con il maestro) che sottolinea le azioni dei protagonisti in maniera ironica e grottesca, lo stesso regista la ritenne la migliore in assoluto per stesura di carattere e filing con le immagini. Hitchcock compare mentre attraversa la strada. Belle le location del Vermont, che il direttore della fotografia Burks ha trasformato in un tripudio rosso e oro sottolineare per contrasto il tema della morte, ma di difficili condizioni climatiche, tanto da ricostruire il set a Hollywood con le foglie raccolte e colorate nel Vermont. Fu un insuccesso in Usa perché non riuscirono a capire quello stile tipicamente inglese, ma si rifece perfettamente in Europa. Uscì nelle sale il 27 settembre 1955 e costò 1.200.000 dollari.

























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