In un paese non precisato dell’America Latina, un prete (Fonda) fugge alle persecuzioni della polizia contro i cattolici. Dovrà vedersela con traditori e tranelli e inseguimenti fino a pagare con la vita la propria scelta religiosa.

Tratto da un fatto realmente accaduto, è un’incursione di Ford su un tema scottante e delicato: quello di non poter scegliere la propria religione a causa di un regime poliziesco. Tratto dal romanzo “Il potere e la gloria” di Graham Greene, l’idea di partenza fu duramente censurata, infatti si pensò di riportare testualmente il vero prete del romanzo, un alcolizzato che viveva con una donna, ma il codice Hays impose la censura e il ridimensionamento della parte del protagonista. Il ritmo risulta, però, troppo discontinuo e nonostante l’ottima prova di Fonda, l’opera manca di spessore e organicità. Ottima la fotografia di Figueroa. Uscì nelle sale il 3 novembre 1947.