Alla vigilia dell’attacco giapponese a Pearl Harbor, alla base americana di Honolulu arriva il soldato Robert E. Lee Prewitt (Clift), un ex pugile che non vuole più combattere. Il capitano Dana Holmes (Ober) vorrebbe farlo tornare sul ring e lo fa torchiare duramente. A difenderlo Provvede il diplomatico sergente Milton Warden (Lancaster). Intanto si vivono passioni, invidie e vessazioni nella base, dove inoltre si incrociano le vite allegro Angelo Maggio (Sinatra), il quale pagherà con la vita un gesto di sfida, della triste e vulnerabile adulta Karen Holmes (Kerr), della nobile prostituta Alma 'Lorene' Burke (Reed) e del sadico sergente della compagnia 'Fatso' Judson (Borgnine).

Un robusto melodramma antimilitarista, teso nella scrittura e asciutto nello stile, grazie alla mano dell’abile sceneggiatore Taradash, è rimasto nella memoria soprattutto per le intense interpretazioni degli attori tra cui spicca quella sofferta e nevrotica di Clift e l’audace bacio sulla spiaggia tra Lancaster e Kerr e uno splendido Frank Sinatra, in un ruolo che gli valse l’Oscar come attore non protagonista. Un tempo il cast doveva essere: Robert Michum (Warden), Aldo Ray (Prewitt), Joan Crawford (Karen), Eli Wallach (Maggio), Julie Harris (Alma). Zinnemann si impuntò su Clift, e minacciò le dimissioni. Realizzato da Zinnemann in 41 giorni con 1.650.000 di dollari di budget (di cui Harry Cohn, proprietario della Columbia, aveva acquistato il romanzo per $ 82 mila dollari), ne incassò 30.500.000 di dollari solo negli Stati Uniti. Un capolavoro per una nuova e amara riflessione sull’ambiente militare e sulla guerra. Uscì nelle sale il 5 agosto 1953.