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LE DUE CITTA'
(A Tale of Two Cities)
Regia: Jack Conway, (non accred. Jacques Tourneur, Val Lewton)
Cast: Ronald Colman ... Sydney Carton
Elizabeth Allan ... Lucie Manette
Edna May Oliver ... Miss Pross
Reginald Owen ... Stryver
Basil Rathbone ... Marquis St. Evremonde
Blanche Yurka ... Madame De Farge
Henry B. Walthall ... Dr. Manette
Donald Woods ... Charles Darnay
Walter Catlett ... Barsad
Fritz Leiber ... Gaspard
H.B. Warner ... Gabelle
Mitchell Lewis ... Ernest De Farge
Claude Gillingwater ... Jarvis Lorry
Billy Bevan ... Jerry Cruncher
Isabel Jewell ... Seamstress
Lucille La Verne ... The Vengeance
Tully Marshall ... Woodcutter
Fay Chaldecott ... Lucie, the Child
Eily Malyon ... Mrs. Cruncher
E.E. Clive ... Judge in Old Bailey
Lawrence Grant ... Prosecutor in 'Old Bailey'
Robert Warwick ... Judge at Tribunal
Ralf Harolde ... Prosecutor
John Davidson ... Morveau
Tom Ricketts ... Tellson Jr
Donald Haines ... Jerry Cruncher Jr.
Barlowe Borland ... Jacques ll6
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Sceneggiatura: W. P. Lipscomb, S. N. Behrman dalla novella di Charles Dickens
Fotografia: Oliver T. Marsh
Montaggio: Conrad A. Nerving
Scenografia: Cedric Gibbons, Frederich Hope
Costume: Dolly Tree
Musiche: Herbert Stothart
Produttore: David O. Selznick per la Metro-Goldwyn-Mayer
Anno: 1935 Nazionalità: USA b/n 128 min.
2 Nomination: miglior film, montaggio
Durante il periodo di prigionia nella Bastiglia del dottor Manette (Walthall), la figlia, Lucie (Allan), sui sposa con Charles Darnay (Woods), figlio del marchese St.Evremonde, che lo aveva fatto condannare dal governo inglese perché era una spia francese, ma salvato da un avvocato alcolizzato Sydney Carton (Coleman). Con l’inizio della Rivoluzione francese, Charles ritorna a Parigi, ma viene fatto prigioniero, perché figlio di un nobile. Sarà nuovamente l’avvocato Sydney a salvarlo, ma questa volta sacrificando la propria vita.
Tratto fedelmente dal romanzo di Charles Dickens, è un meraviglioso film, sceneggiato con grande abilità, grazia e psicologia da Lipscomb e Behrman, ambientato splendidamente in una Parigi fine 1700. È l’ultima produzione del grande O’Selznick per la Mgm, prima di fondare la sua omonima casa di produzione, ma è un’altra delle sue sfavillanti prove di uomo con il fiuto del successo. Nonostante la regia non avesse poi tutte quelle qualità e stili tipiche della Metro, gli attori sono grandiosi nelle loro interpretazioni, Coleman, eccellente nella parte dell’avvocato alcolizzato e ormai illuso della vita, doveva interpretare anche la parte di Charles Darnay, in modo tale da avere la stessa somiglianza per la scena finale dell’impiccagione, ma anche la Allen e Yurka, famosa attrice di teatro, nei panni di madame DeFrange. Alla regia della seconda unità ci sono non accreditati Tourneur e Lewton, che parteciparono alla realizzazione del film, girando la sequenza dell’assalto alla Bastiglia, e di Tourneur è anche la scena di equitazione girata nei boschi di Bakersfield. La scena in cui Lucille LaVerne regala la piccola ghigliottina a alla figlia di Lucie, darà spunto a Disney per la strega Malefica, in “Biancaneve e i sette nani”. Uscì nelle sale il 25 dicembre 1935.
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