Leopold Dilg (Grant), rinchiuso in prigione con la falsa accusa d’incendio doloso, evade e si rifugia presso la casa della maestrina Nora Shelley (Arthur), la quale a sua volta dovrà convincere il giurista Michael Lightcap (Colman) a prenderne le difese senza macchiare il suo onore nei confronti della giustizia.

Una commedia alla Frank Capra, adattata proprio dai due sceneggiatori del regista, Shaw e Buchman, i quali, con grande abilità e senso dell’umorismo, fondono idee liberali in alcuni discorsi tra i due protagonisti maschili sui temi della giustizia, ma riuscendo sempre a tenere alta la tensione del racconto. La regia di Stevens è perfetta, essa si concentra in particolar modo sulla recitazione dei protagonisti, mettendoli dapprima l’uno contro l’altro, poi uniti insieme per combattere “l’ingiustizia della giustizia”. Ottimo trio: Grant, abilissimo in questa parte a creare un personaggio divertente e sfortunato, Colman, elegante e raffinato, nelle vesti di un giurista troppo legato alle legge, mentre la figura della Arthur riesce a equilibrare il film, creando ilarità in certe scene e dolcezza nel suo stile recitativo. Bella la fotografia in bianco e nero, buona la colonna sonora. All’epoca il film ebbe un successo enorme e fu uno dei film più applauditi e significativi della stagione del 1942. Uscì nelle sale il 20 August 1942.