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LA FEBBRE DELL'ORO

(The Gold Rush)




Regia: Charles Chaplin
Cast: Charles Chaplin ... The Lone Prospector
Mack Swain ... Big Jim McKay
Tom Murray ... Black Larsen
Henry Bergman ... Hank Curtis
Malcolm Waite ... Jack Cameron
Georgia Hale ... Georgia
Sceneggiatura: Charles Chaplin
Fotografia: Roland H. Totheroh, Jack Wilson
Montaggio: Monta Bell
Scenografia: Charles D. Hall
Musiche: arrangiamenti musicali, nel 1942 composte da Max Terr
Produttore: Charles Chaplin per United Artists
Anno: 1925 Nazionalità: USA b/n 82 min.
2 Nomination nel 1942: miglior colonna sonora (Max Terr), suono (James Fields - RCA Sound)




Montagne Rocciose. Il cercatore d’oro Lone (Chaplin) si rifugia durante una tormenta nella capanna di Big Jim McKay (Swain), un fuorilegge dell’Alaska. La convivenza dei due è messa a rischio quando, in un saloon, incontreranno la bella Georgia (Hale) e si innamorano della ragazza.

Un capolavoro immortale in un perfetto equilibrio tra comicità e poesia, la prima commedia epica, dove Chaplin accentua la componente di solitudine del suo personaggio, mentre compie una situazione tenera ma disincantata del mito americano della frontiera. Alcune sequenze sono entrate nella storia del cinema: Charlot che per la fame si mangia e arrotola con le forchette i lacci delle scarpe come spaghetti; le danze dei panini infilati nelle forchette; Big Jim che per la fame vede Charlot come una gallina, la baracca in bilico sullo strapiombo. Costò 923.000 dollari, ne incassò in patria 2.500.000 e 5 milioni di dollari nel resto del mondo. Le riprese durarono circa 14 mesi nella Sierra Nevada, a pochi chilometri da Reno e fu un film scandalo: infatti sul set nacque l’amore tra Chaplin e la sedicenne Lilliat McMurray (cui aveva mutato il nome il Lita Gray) mettendola anche in cinta. La madre della ragazza fece esplodere il caso e Chaplin dovette scappare in Messico dove sposò la ragazza. Infine sul set dopo alcune scene la dovette sostituire con George Hale, un’ex miss America. La scena della lunga teoria dei minatori che ascendono faticosamente il Chilkoot Pass all’inizio del film è opera di A. Edward Sutherland e non come si crede di Chaplin. Rieditato nel 1942 da Chaplin con il sonoro. Uscì nelle sale il 26 giugno 1925.



























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