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FEMMINE FOLLI
(Foolish Wives)
Regia: Erich von Stroheim
Cast: Rudolph Christians ... Andrew J. Hughes (U.S. Special-Envoy to Monaco)
Miss DuPont ... Helen Hughes, his wife
Maude George ... Her Highness Olga Petchnikoff
Mae Busch ... Princess Vera Petchnikoff
Erich von Stroheim ... Their Cousin, Count Wladislaw Sergius Karamzin (Capt. 3rd Hussars Imper. Russian Army)
Dale Fuller ... Maruschka, a Maid
Al Edmundsen ... Pavel Pavlich, a Butler
Cesare Gravina ... Cesare Ventucci, a Counterfeiter
Malvina Polo ... Marietta, his half-witted daughter
C.J. Allen ... Albert 1., Prince of Monaco
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Sceneggiatura: Erich von Stroheim
Fotografia: Ben Reynolds, William Daniels
Montaggio: Arthur Ripley
Scenografia: Erich von Stroheim, E. E. Sheeley, Richard Day
Musiche: Sigmund Romberg
Produttore: Carl Laemmle per la Universal International
Anno: 1922 Nazionalità: USA b/n 117/140/384 min.
Nel 1920 a Monte Carlo, vive in esilio un ricco russo Wladislaw Sergius Karamzin (Stroheim) con due sue cugine: Olga Petchnikoff (George) e Vera Petchnikoff (Busch) con una cameriera, Maruschka (Fuller), che egli seduce con la promessa di sposarla. Un giorno arriva un diplomatico americano Andrew J. Hughes (Christians) e Vladislas gli seduce prima la moglie Helen (Dupont) e poi la figlia minorata di un falsario, tutto per estorcere del denaro. Finirà molto male la sua vita di dongiovanni.
Violento e crudele è la terza opera di von Stroheim, un film cinico, bizzarro e spietato, in cui si mette in risalto il tema preferito dal regista la decadenza dell’Europa postbellica, amorale, corrotta e corruttrice, piena di individui senza scrupoli. Le riprese durarono un anno e il costo della lavorazione toccò 1.100.000 dollari (fu la prima produzione che toccava il tetto di tale cifra), infatti fece ricostruire l’intero principato di Monaco negli studi della Universal, con il Casinò, l’Hotel e il Cafè de Paris (il cui Casinò fu disegnato dallo stesso von Stroheim e Richard Day), facendo aumentare vertiginosamente il costo del budget preventivato. Il film all’origine era lungo 80 mila metri di pellicola poi fu ridotto a circa 9/10, praticamente pari a circa 8 ore e 30 minuti. Nonostante ciò, l'opera fece consolidare la fama dell’eccentrico von Stroheim, che ebbe all’uscita nelle sale duri attacchi e denuncie per l’immoralità dei contenuti, perdendo pochissimo rispetto alle spese sostenute per realizzarlo. Fu tagliato barbaramente nel corso degli anni da distributori e produttori fino alla durata attuale. Il fatto che il regista recitasse la parte dell’impostore, può far pensare che ci siano degli elementi autobiografici, ma è completamente falso, anche se von Stroheim asseriva di essere figlio di nobili e praticante cattolico, ma in realtà era solo figlio di un cappellaio ebreo. Uscì nelle sale l'11 gennaio 1922.
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