Regia: Ernst Lubitsch

Cast: Charles Boyer ... Adam Belinski Jennifer Jones ... Cluny Brown Peter Lawford ... Andrew Carmel Helen Walker ... Elizabeth 'Betty' Cream Reginald Gardiner ... Hilary Ames Reginald Owen ... Sir Henry Carmel C. Aubrey Smith ... Colonel Charles Duff Graham Richard Haydn ... Jonathan W. Wilson Margaret Bannerman ... Lady Alice Carmel Sara Allgood ... Mrs. Maile Ernest Cossart ... Syrette Florence Bates ... Dowager at Ames' Party Una O'Connor ... Mrs. Wilson

Sceneggiatura: Samuel Hoffenstein, Elizabeth Reinhardt da una storia di Margery Sharp
Fotografia: Joseph LaShelle
Montaggio: Dorothy Spencer
Scenografia: Lyle Wheeler, J.Russell Spencer
Costumi: Bonnie Cashin
Trucco: Ben Nye
Musiche: Cyril J.Mockridge dirette: Emil Newman
Produttore: Ernst Lubitsch per la 20th Century Fox
Anno: 1946 Nazionalità: USA b/n 100 min.

1940. Cluny Brown (Jones) è un orfana di umili origini, che casualmente incontra a Londra lo scrittore polacco e rifugiato politico (perché accusato di essere antinazista), Adam Belinski (Boyer). Dopo poco tempo divenuta la cameriera della famiglia aristocratica Carmel, rincontra Adam e questa volta tra i due nasce qualcosa, ma i Carmel sono troppo curiosi.

È la penultima opera di Lubitsch, quasi un capolavoro, tra modo di dirigere i suoi attori e una sceneggiatura che usa molti preziosismi linguistici tipici della commedia lubitschiana, rendendo la storia romantica (il finale visto dalla vetrina) a tratti divertente (alcuni personaggi come la bravissima O’Connor che si esprime con il raschio di gola) e forse tipicamente inglese (vedi la saggezza degli inservienti) con alcuni riferimenti a ciò che accadeva in quel periodo con Hitler. Gli attori sono in gamba, Boyer è raffinato e la Jones è sempre elegante nel suo modo di porgersi anche in vesti poco regali. Buona la fotografia in bianco e nero. Uscì nelle sale il 1 maggio 1946.