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FRANKENSTEIN
(Frankenstein)
Regia: James Whale
Cast: Colin Clive ... Dr. Henry Frankenstein
Mae Clarke ... Elizabeth
John Boles ... Victor Moritz
Boris Karloff ... The Monster
Edward Van Sloan ... Dr. Waldman
Frederick Kerr ... Baron Frankenstein
Dwight Frye ... Fritz
Lionel Belmore ... Herr Vogel
Marilyn Harris ... Little Maria
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Sceneggiatura: Robert Florey, Garrett Fort, Francis Edwar Faragoh, John L. Balderston, (non accred. John Russell)
Fotografia: Arthur Edeson
Montaggio: Clarence Kolster, Maurice Piver
Scenografia: Charles D. Hall
Trucco: Jack P. Pierce,Pauline Eells
Musiche: David Brockman, (non accred. Bernhard Kaun, Giuseppe Becce)
Produttore: Carl Laemmle jr. per la Universal International
Anno: 1931 Nazionalità: USA b/n 71 min.
Tra le montagne svizzere, all’inizio del secolo scorso, il medico Henry Frankenstein (Clive) crea un uomo artificiale utilizzando pezzi di cadavere. Attraverso un congegno elettrico riesce anche a dargli la vita, ma il mostro (Karloff) si ribella e fugge dal laboratorio. Dotato di un’enorme forza fisica, poco intelligente, ma allo stesso tempo molto sensibile, l’essere vaga per la campagna terrorizzando la gente.
Un capolavoro del cinema dell’orrore, primo film sonoro tratto dal romanzo scritto dalla diciottenne (1816) Mary Shelley, e dalla pièce di Peggy Webling, girato con uno stile spoglio e fluido (così da lasciare molto spazio alla scenografia e all’atmosfera opprimente) il film evita gli effetti troppo facili o le scene troppo cruente (anche per non urtare la sensibilità del pubblico dall’ora), curando un mostro che è simbolo di un uomo tormentato e nonostante abbia sempre detto di odiare questo ruolo, Karloff è la personificazione più autentica di Frankenstein che lo schermo abbia mai prodotto. Celeberrime le scene del laboratorio, dell’incontro del mostro con la bambina e del finale tragico. A rendere immortale la figura contribuì senza dubbio anche l’eccellente truccatore Jack Pierce, che ogni giorno sottoponeva l’attore ad una operazione di maquillage di circa 5 ore e due per rimuoverlo. La testa squadrata era fatta di cotone e caucciù, con una cicatrice trasversale a indicare il punto in cui era stato innestato il cervello assassino. Allo stesso modo venivano rinforzate ciglia e palpebre, mentre nessuna lente era applicata agli occhi per facilitare il tipico sguardo da rettile. Il viso era coperto di fard blu e verde, mentre le placche metalliche sistemate sul collo dovevano suggerire l’origine elettrica. Ai piedi furono legati pesi di circa 20 chili, mentre le scarpe erano concepite in modo da elevare Karloff (alto un metro e 80) di altri 25 centimetri. La maschera appartiene tuttora alla Universal, che ne riscuote i diritti d’autore per qualsiasi tipo di riproduzione (compresi cartoni animati e fumetti). Il film uscì nelle sale il 21 novembre del 1931 e costò meno di $ 291.000 dollari, ma ne incassò $ 12 milioni di dollari.
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