Nella Chicago del 1924, due ragazzi di buona famiglia, Arthur A. Straus (Dillamn) e Judd Steiner (Stockwell) eccitati da confuse letture filosofiche ammazzano un ragazzino per il solo gusto di compiere un delitto perfetto.

Ispirato a un celebre caso giudiziario (l’assassino Bobby Franks da parte di Nathan Leopold e Richard Loeb), che influenzò anche Hitchcock in “Nodo alla gola”, è una lucidissima analisi di una mentalità criminale, diretto con bella maestria (in una scena, accusatore e accusato si riflettono a turno nelle lenti di un paio di occhiali). Sull’inquietante vicenda si staglia la possente caratterizzazione di Welles, l’avvocato che, in una memorabile arringa, salva i due dalla condanna a morte. Uscì nelle sale il 1 aprile 1959.