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LA FUGA

(Dark Passage)




Regia: Delmer Daves
Cast: Humphrey Bogart ... Vincent Parry
Lauren Bacall ... Irene Jansen
Bruce Bennett ... Bob
Agnes Moorehead ... Madge Rapf
Tom D'Andrea ... Cabby (Sam)
Clifton Young ... Baker
Douglas Kennedy ... Detective
Rory Mallinson ... George Fellsinger
Houseley Stevenson ... Dr. Walter Coley
Sceneggiatura: Delmer Davis dal romanzo di David Goodis
Fotografia: Sid Hickox
Montaggio: Davis Weisbart
Scenografia: Charles H. Clarke
Trucco: Perc Westmore
Musiche: Franz Waxman dirette: Leo F. Forbestein
Produttore: Jerry Wald, Delmer Davis per la Warner Bros
Anno: 1947 Nazionalità: USA b/n 106 min.




Condannato per l’omicidio della moglie, Vincent Parry (Bogart) evade dal carcere e trova aiuto in Irene Jansen (Bacall), il cui padre è morto innocente in carcere per un accusa analoga. Dopo aver scoperto che l’amica d’Irene ha avuto un ruolo decisivo nel processo e che anche il suo migliore amico è stato ucciso, Parry si sottopone ad una plastica facciale e va alla ricerca dei due assassini.

Un film noir tanto originale da sfiorare il paradosso: la storia è ai limiti della verosimiglianza e la messa in scena è magistrale nell’utilizzare gli stilemi del genere nel creare soluzioni inedite. L’happy end indimenticabile e unico nell’universo cupo del noir, è il punto d’arrivo di fuga idealista che impegna Parry\Bogart ma anche la macchina da presa, in soggettiva per più di metà del film (allo scopo di favorire l’identificazione con il protagonista e al tempo stesso non mostrarne la fisionomia prima dell’intervento chirurgico al volto) e sempre tesa a scandagliare i bassifondi urbani per scoprirvi una possibile via d’uscita nascosta. Questa scommessa registica (vinta da Daves grazie alla propria capacità di trasgredire le regole di Hollywood e al romanzo di David Goodis da cui ha tratto il film e che segue fedelmente) non doveva essere neppure realizzata: Jack Warner aveva accantonato il progetto sostenendo che la soggettiva prolungata avrebbe sacrificato del tutto Bogart e dunque il successo dell’operazione (l’attore si vede di faccia al 64’, su una durata di 106’); solo dopo che la Mgm fece uscire “La donna del lago” di Robert Montgomery, costruito su un procedimento identico (Daves ne aveva parlato al regista), il produttore acconsentì alla realizzazione della “La fuga”, molto più riuscito e radicale del suo emulo. Uscì nella sale il 5 settembre 1947 e incassò solo negli Stati Uniti 3 milioni di dollari.





























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