Nel quartiere Hummingbird Hill (in italiano “La collina dei passeri”, in realtà dei colibrì), le persone amano farsi i fatti degli altri; qui i coniugi Harry (Young) e Tacey (O’Hara) King alle prese con dei figli scalmanati assumo “per errore” Elia (in inglese Lynn) Belvedere (Webb), un gentiluomo altezzoso. Questo scatenerà dei pettegolezzi, ma Elia dimostrerà innanzitutto di saper fare il baby-sitter e in seguito anche il romanziere.

Eccezionale commedia, un gioiello, divertente, briosa, spiritosa, in cui il personaggio di Belvedere sembra diventare la chiave di qualsiasi problema: i bambini da ribelli diventano pacifici, così come l’intero quartiere “pettegolo” verrà messo a tacere. Sceneggiato da F. Hugh Herbert, è la summa della comicità, ogni situazione è frutto d’intrattenimento per lo spettatore, ancor oggi, senza cali di toni, il ritmo risulta sempre e costantemente alto. Webb sembra essere nato Belvedere, con quei toni così eleganti e con il suo saper fare tutto, senza alcun problema, riscosse così tanto successo che ne furono fatti altri due film. “Il sig. Belvedere va in collegio” e “Mr. Belvedere suona la campana”. Uscì nelle sale il 10 marzo 1948 e incasso, solo negli Stati Uniti, 3.600.000 dollari.