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IL GRANDE MCGINTY

(The Great McGinty)




Regia: Preston Sturges
Cast: Brian Donlevy ... Daniel 'Dan' McGinty
Muriel Angelus ... Catherine McGinty
Akim Tamiroff ... The Boss
Allyn Joslyn ... George
William Demarest ... Skeeters - The Politician
Louis Jean Heydt ... Tommy Thompson
Harry Rosenthal ... Louie
Arthur Hoyt ... Mayor Wilfred T. Tillinghast
Libby Taylor ... Bessy
Thurston Hall ... Mr. Maxwell
Steffi Duna ... The Dancing Girl
Esther Howard ... Madame Juliette La Jolla
Frank Moran ... The Boss' Chauffeur
Jimmy Conlin ... The Lookout
Dewey Robinson ... Benny Felgman
Richard Carle ... Dr. Jonas J. Jarvis - Card Player in Cantina
Donnie Kerr ... Donnie
Mary Thomas ... Mary
Drew Roddy ... Donnie
Sheila Sheldon ... Mary
Sceneggiatura: Preston Sturges da un suo soggetto
Fotografia: William C. Mellor
Montaggio: Hugh Bennett
Scenografia: Hans Dreier, Earl Hedrick
Costumi: Edith Head
Trucco: Wally Westmore
Musiche: Frederick Hollander
Produttore: Paul Jones per la Paramount
Anno: 1940 Nazionalità: USA b/n 81 min.
1 Oscar: miglior sceneggiatura originale




Dan McGintry (Donlevy), un vagabondo viene aiutato da un potente gangster, The Boss (Tamiroff), il quale, con loschi macchinari, lo fa diventare prima sindaco di Chicago, poi governatore dello Stato. Ma la sua carriera s’interrompe, quando decide per una volta di comportarsi onestamente, finendo in prigione.

Debutto alla regia di Sturges, qui anche sceneggiatore (l’aveva scritta sette anni prima) e soggettista, realizzato con un lungo flashback, il film ridicolizza quella possibilità che esiste solo in America, in cui ogni cittadino può avere l'opportunità di diventare presidente degli Stati Uniti, offrendo una visione tipo delinquenziale di come invece si possa arrivare a tale risultato. La regia non è una delle migliori se paragonate ai film futuri di Sturges, ma è incalzante anche se fu realizzata in tre sole settimane e con un budget ridottissimo di soli $ 350.000 dollari. Per quest’opera, che sembrò la parodia di “Mister Smith va a Washington”, Sturges fu chiamato “Capra senza guanti". Uscì nelle sale il 15 agosto 1940.





























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