Julie Gardiner Adams (Dunne) ascolta vecchi dischi, dai quali parte il ricordo della sua vita: da quando conobbe suo marito, Rogers (Grant), al problema di non poter aver figli. L’arrivo di una adozione e la sua tragica scomparsa, fino alla possibilità di ritrovare la serenità perduta.

Delicato e malinconico, è un ricordo che nasce nel sentire la musica, ma è allo stesso tempo una riflessione sulla vita trascorsa, piena di problemi e ostacoli, dalla piccola casa alla figlia, ma anche la soddisfazione di poter recuperare, lottare e farcela contro un destino crudele e una voglia di vita sempre più presente. Stevens, geniale nel creare i flashback direttamente sul disco che gira, con grande abilità s’introduce nella psiche dei suoi personaggi li fa riflette, soffrire e gioire, ma anche grazie alle buone interpretazioni di Dunne in particolare e di un giovane Grant in piena forma, ottiene un ottimo risultato. Uscì nelle sale il 24 aprile 1941.