Negli anni Trenta, Emmy Ritter (Nazimova) è un attrice di lingua tedesca e di origine ebraica che dagli Stati Uniti torna in Germania, ma viene catturata dai nazisti e rinchiusa in un campo di concentramento. Il figlio della donna, Mark Preysing (Taylor) riesce a trovarla e a farla evadere grazie all'aiuto della contessa Ruby von Treck (Shearer), amante del generale tedesco Kurt von Kolb (Veidt).

Un film non pienamente riuscito, la regia di LeRoy non decolla del tutto come fu per "Il ponte di Waterloo" e la sceneggiatura, a causa del romanzo banale, non aiuta il tutto a svilupparsi pienamente. Rimane un classico film targato Mgm, nel quale i grandi attori Taylor-Shearer fanno la differenza, in particolar modo la Nazimova, attrice del muto, che ritornò a Hollywood dopo 15 anni di assenza. Uscì nelle sale il 31 ottobre 1940.