Regia: Anthony Mann

Cast: James Stewart ... Glyn McLyntock Arthur Kennedy ... Emerson Cole Julie Adams ... Laura Baile Rock Hudson ... Trey Wilson Lori Nelson ... Marjie Baile Jay C. Flippen ... Jeremy Baile Chubby Johnson ... Cap'n Mello Harry Morgan ... Shorty Royal Dano ... Long Tom Frances Bavier ... Mrs. Prentiss Howard Petrie ... Tom Hendricks Stepin Fetchit ... Adam

Sceneggiatura: Borden Chase dal romanzo di Bill Gulick
Fotografia: Irving Glassberg (Technicolor)
Montaggio: Russell Schoengarth
Scenografia: Bernard Herzbrun, Nathan Juran
Costumi: Rosemary Odell
Trucco: Bud Westmore, Joan St. Oegger
Musiche: Hans J. Salter
Produttore: Aaron Rosenberg per la Universal International
Anno: 1952 Nazionalità: USA colore 91 min.

Emerson Cole (Kennedy), sta per essere linciato come ladro di cavalli, quando Glyn (Stewat) gli salva la vita. Ex avventuriero, ora guida una carovana per l’Oregon, Emerson, che però non saprà resistere alla tentazione di arricchirsi, rapinerà i coloni delle loro provviste: ma Glyn saprà dimostrare il suo valore.

Prima regia a colori di Mann e secondo dei cinque film che girerà con Stewart, il film ruota attorno al tema del riscatto morale, raccontato attraverso i comportamenti divergenti di quello che può essere considerato come un unico personaggio, l’eroe stanco: ”perso tra due epoche: l’avvenire che trascina via e il passato che rende prigionieri”. È soprattutto un elogio all’orgoglio di Glyn, alla voglia di cambiare contro un passato che si presenta all’improvviso sotto le vesti di Emerson Cole, suo ‘alter ego’. Spettacolare l’uso del Technicolor in funzione del paesaggio, un raro esempio di respiro all’aria aperta nel cinema. Ottime le parti dei comprimari (quasi shakespiriani) tra cui un giovane Rock Hudson e degli attori principali con un James Stewart divenuto ormai maturo per questi tipi di ruoli manniani. Uscì nelle sale il 23 gennaio 1952 e incassò solo negli Stati Uniti 3 milioni di dollari.