Regia: Joseph L.Mankiewicz

Cast: Clark Gable ... Peter Warne Claudette Colbert ... Ellie Andrews Walter Connolly ... Alexander Andrews Roscoe Karns ... Oscar Shapeley Jameson Thomas ... King Westley Alan Hale ... Danker Arthur Hoyt ... Zeke Blanche Friderici ... Zeke's wife Charles C. Wilson ... Joe Gordon

Sceneggiatura: Joseph L. Mankiewicz, Vera Caspary dalla novella di John Klempner
Fotografia: Arthur C. Miller
Montaggio: J. Watson Webb
Scenografia: Lyle Wheeler, J. Russell Spencer
Costumi: Kay Nelson
Trucco: Ben Nye, Thomas Tuttle
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Sol C. Siegel per la 20th Century Fox
Anno: 1949 Nazionalità: USA b/n 103 min.
2 Oscar: miglior regia, sceneggiatura non originale
1 Nomination: miglior film
1 Directors Guild of America: Joseph L. Mankiewicz

Una voce fuori campo (quella di Celeste Holm) di Addie Ross (che non compare) narra la storia di una lettera che è stata inviata a tre sue amiche: la distratta e provinciale Deborah Bishop (Crain), la scrittrice di radiodrammi Rita Phipps (Sothern) biasimata dal marito George (Douglas) e Lora May Hollingsway (Darnell). Le tre donne leggendo la lettera scoprono che Addie è andata con uno dei tre mariti, tale situazione farà riflettere le amiche sul loro passato.

Il film, tutto giocato sui flashback e geometricamente intrecciato alla perfezione, risulta perfetto sul piano narrativo, grazie alla mano di Mankiewicz, qui anche sceneggiatore, ma visivamente perde questa qualità, la narrazione filmica sembra avere un altro passo, nonostante ci siano degli attori di grande qualità interpretative. Il regista si fece interprete e anticipò, con grande genialità, quelle caratteristiche tipiche dell’americano degli anni Cinquanta, quei vizi tipici delle borghesia, ma anche quelle fobie e volgarità dei mass media, di cui si fa portavoce il professore George. Ottima la fotografia in bianco e nero di Miller e buona la colonna sonora di Newman. Uscì nelle sale il 20 gennaio 1949 e incassò 2.800.000 dollari.