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MIA CUGINA RACHELE
(My Cousin Rachel)
Regia: Henry Koster
Cast: Olivia de Havilland ... Rachel Sangalletti Ashley
Richard Burton ... Philip Ashley
Audrey Dalton ... Louise Kendall
Ronald Squire ... Nicholas 'Nick' Kendall
George Dolenz ... Guido Rainaldi
John Sutton ... Ambrose Ashley
Tudor Owen ... Seecombe
J.M. Kerrigan ... Reverend Pascoe
Margaret Brewster ... Mrs. Pascoe
Alma Lawton ... Mary Pascoe
Ola Lorraine ... Pascoe Daughter
Kathleen Mason ... Pascoe Daughter
Earl Robie ... Philip at Age 5
Argentina Brunetti ... Signora
Mario Siletti ... Caretaker
Lumsden Hare ... Tamblyn
Trevor Ward ... Lewin
Victor Wood ... Foreman
George Plues ... Coachman
Bruce Payne ... Groom
James Fairfax ... Servant
Oreste Seragnoli ... Servant
Nicolas Koster ... Philip
Hamilton Camp ... Philip
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Sceneggiatura: Nunnally Johnson da una novella di Daphne du Maurier
Fotografia: Joseph LaShelle
Montaggio: Louis Loeffler
Scenografia: Lyle Wheeler, John DeCruir
Costumi: Dorothy Jeakins, Charles Le Maire
Trucco: Ben Nye
Musiche: Franz Waxman
Produttore: Nunnally Johnson per la 20th Century Fox
Anno: 1952 Nazionalità: USA b/n 98 min.
4 Nomination: miglior attore non protagonista (Burton), fotografia in bianco e nero, scenografia e arredamento in bianco e nero (arr. Walter M. Scott), costumi in bianco e nero (Charles LeMarie, Dorothy Jeakins)
1 Golden Globe: miglior attore non protagonista (Burton)
Philip Ashely (Burton) s’invaghhisce sempre più della cugina Rachel Sangalletti (de Havilland), fino a quando vorrà sposarla. L’impedimento maggiore non è tanto la loro parentela, quanto il fatto che Rachel è sospettata della morte del marito e Philip è intenzionato a scoprirlo.
Un’interessante trasposizione del dramma di Daphne du Maurier, ricco di mistero e suspense, diretto con modestia da Koster, che sfrutta al meglio il primo debutto americano di Burton (dopo questa parte convincente la 20th Century Fox decise di metterlo sotto contratto a lungo termine). Buona la prova della de Havilland, ma anche le scenografie e la fotografia in bianco e nero. Uscì nelle sale il 25 dicembre 1952.
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