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LA MOGLIE DEL VESCOVO

(The Bishop's Wife)




Regia: Henry Koster
Cast: Cary Grant ... Dudley
Loretta Young ... Julia Brougham
David Niven ... Bishop Henry Brougham
Monty Woolley ... Prof. Wutheridge
James Gleason ... Sylvester
Gladys Cooper ... Mrs. Hamilton
Elsa Lanchester ... Matilda
Sara Haden ... Mildred Cassaway
Karolyn Grimes ... Debby Brougham
Tito Vuolo ... Maggenti
Regis Toomey ... Mr. Miller
Sarah Edwards ... Mrs. Duffy
Margaret McWade ... Miss Trumbull
Anne O'Neal ... Mrs. Ward
Ben Erway ... Mr. Perry
Erville Alderson ... Stevens
Bobby Anderson ... Defense captain
Teddy Infuhr ... Attack Captain
Eugene Borden ... Michel
Almira Sessions ... Lady #1 at Michel's
Claire Du Brey ... Lady #2 at Michel's
Florence Auer ... Lady #3 at Michel's
Margaret Wells ... Hat shop proprietress
Kitty O'Neil ... Hat shop customer
Isabel Jewell ... Hysterical mother
David Leonard ... Blind man
Dorothy Vaughan ... Delia
Edgar Dearing ... Policeman
The Robert Mitchell Boy Choir
Sceneggiatura: Robert E. Sherwood, Leonardo Bercovici dalla novella di Robert Nathan
Fotografia: Gregg Toland
Montaggio: Monica Collingwood
Scenografia: Charles Handerson
Costumi: Irene Sharaff, Adrian
Trucco: Marie Clark, Robert Stephanoff
Musiche: Hugo Friedhofer dirette: Emil Newman
Produttore: Samuel Goldwyn per la Goldwyn Productions/United Artists
Anno: 1947 Nazionalità: USA b/n 108 min.
1 Oscar: miglior suono (Samuel Goldwyn Department)
4 Nomination: miglior film, regia, montaggio, colonna sonora




Ddley (Grant) viene mandato sulla Terra, affinché possa aiutare il vescovo Henry Brougham (Niven) a trovare il denaro sufficiente per la costruzione di una nuova chiesa. Ma l’angelo finisce per innamorarsi della moglie del vescovo, la bella Julia (Young), mandando a monte i piani terreni e quelli divini.

Una commedia sofisticata divertente, incentrata in un clima natalizio quasi surreale, ma che ben si condensa con la storia. È un opera irriverente per il contenuto, ma dalle interpretazioni ricche e di ottima fattura, sebbene Cary Grant per la parte non congeniale fosse infastidito durante le riprese e abbia tentato anche di abbandonare il set. Ultimo lavoro per il maestro Gregg Toland, che lascia una fotografia insolita con un lavoro incentrato sulla profondità di campo e l’illuminazione, dando così carattere a una regia banale ed è grazie ad essa che allo stesso Koster otterrà una nomination.Uscì nelle sale il 9 dicembre 1947.




























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