Regia: Fred Zinneman

Cast: Montgomery Clift ... Ralph 'Steve' Stevenson Aline MacMahon ... Mrs. Murray Jarmila Novotna ... Mrs. Hannah Malik Wendell Corey ... Jerry Fisher Ivan Jandl ... Karel 'Jimmy' Malik Mary Patton ... Mrs. Fisher Ewart G. Morrison ... Mr. Crookes William Rogers ... Tom Fisher Leopold Borkowski ... Joel Markowsky Claude Gambier ... Raoul Dubois

Sceneggiatura: Richard Schweizer, David Wechsler, Paul Jarrico
Fotografia: Emil Berna
Montaggio: Hermann Haller
Scenografia: Cedric Gibbons
Musiche: Robert Blum
Produttore: Lazar Wechsler per la Metro-Goldwyn-Mayer
Anno: 1948 Nazionalità: USA b/n 105min.
1 Oscar: miglior soggetto (Schweizer, Wechsler)
1 Oscar speciale a Ivan Jandl come giovane attore
3 Nomination: miglior regia, attore (Clift), sceneggiatura
3 Golden Globe: miglior sceneggiatura, speciale per l’interpretazione giovanile (Jandl), film per Promoting International Understanding
1 British Academy: miglior film

Seconda guerra mondiale. Carel Malik (Jandl), un bambino cecoslovacco, viene strappato alla madre e rinchiuso in un campo di concentramento. Liberato dagli americani, il piccolo però è spaurito, ma conosce Ralph Stevenson (Clift), un’ufficiale americano, che lo prende con sé. Riacquistata la serenità Carel ritroverà la madre in un campo di raccolta.

Dramma commovente e realistico, dove la storia del bambino ripercorre quella della guerra e le sue ansie e paure rispecchiano il momento in cui vive. Efficaci e incisive alcune scene come la paura dei bambini all’arrivo di chi doveva liberarli dai lager. All’epoca ebbe un grandissimo successo, ma ancor oggi fa commuovere e riflettere. Ottima la regia di Zinnemman, bravo come sempre Clift (qui al suo debutto), ma ancor di più il giovane Jandl premiato con un Oscar speciale. Uscì nelle sale il 23 marzo 1948.

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