Harold detto “Giovanotto” (Lloyd) desideroso di migliorare la propria posizione sociale per sposare la Ragazza (Davis), lascia la campagna per la metropoli. Condivide un appartamento con un amico (Sthoters) detto la “mosca umana” poiché è in grado di scalare qualsiasi edificio. L’occasione è propizia, quando Harold assunto in un grande magazzino, ha una trovata pubblicitaria, far scalare all’amico il palazzo. Ma il suo amico è inseguito da un poliziotto, così la scalata la dovrà fare lo stesso Giovanotto.

Uno dei migliori film di Harold Lloyd, che fu soprannominato “il re della commedia scavezzacollo”, sceneggiato anche da Hal Roach (oltre la produzione), è un misto di grande comicità, suspense, sebbene il film procede a sbalzi, rivelando anche troppo chiaramente di essere stato costruito alla rovescia, con un ingombrante intreccio costruito unicamente per sfociare nella scalata finale. Quest’ultima costituisce una delle sequenze classiche del cinema muto e fino alla morte di Lloyd (avvenuta nel 1971) i suoi segreti furono tenuti nascosti. Misteriosa è la vicenda dello stuntman, che non fu mai rivelato, si pensò un primo momento che fosse stato lo stesso Lloyd a scalare i 14 piani, ma poi si disse che era stato il vero Strothers, che nella vita non era un attore, ma un riparatore di camini, che lo sostituì in un paio di occasioni ed anche perché Roach, mai avrebbe fatto rischiare la vita di un divo. Mildred Davis, che aspetta Lloyd sul tetto del magazzino era nella realtà sua moglie. Uscì nelle sale il 1 aprile 1923.