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IL PRIGIONIERO DELLA MINIERA
(Garden of Evil)
Regia: Henry Hathaway
Cast: Gary Cooper ... Hooker
Susan Hayward ... Leah Fuller
Richard Widmark ... Fiske
Hugh Marlowe ... John Fuller
Cameron Mitchell ... Luke Daly
Rita Moreno ... Cantina Singer
Víctor Manuel Mendoza ... Vicente Madariaga
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Sceneggiatura: Frank Fenton dalla storia di Fred Freigberg e William Tunberg
Fotografia: Milton Krasner, Jorge Stahl (Technicolor, CinemaScope)
Montaggio: James B. Clark
Scenografia: Lyle Wheeler, Edward Fitzgerald
Costumi: Travilla
Trucco: Ben Nye, Helen Turpin
Musiche: Bernard Herrmann
Produttore: Cherles Brackett per la 20th Century Fox
Anno: 1954 Nazionalità: USA colore 100 min.
Un ingegnere minerario, John Fuller (Marlowe), resta intrappolato in una miniera aurifera a causa di un’improvvisa frana. La moglie Leah (Hayward) si dirige nella più vicina città per chiedere soccorso e trova quattro uomini disposti ad aiutarla: tra di loro Hooker (Cooper), Fiske (Widmark) e Luke Daly (Mitchell), si accende subito una forte rivalità.
Freddo conciso e secco, con un’ambientazione messicana, il film ha la qualità di mettere in evidenza i caratteri dei personaggi anche nei loro lati più bui, ma è una riflessione sull’avidità degli uomini, sulla loro sete di oro, in questo caso, a farli reagire in determinate situazioni. Ottima la Hayward, che rompe con gli stereotipi della vamp e si proietta in un ruolo in cui rivela un insolito fondo di amarezza e rimpianto. Indimenticabile la fine del quarto uomo, un messicano, che muore insultando gli indiani invisibili che lo colpiscono con le loro frecce e la frase conclusiva di Cooper davanti a un tramonto fiammeggiante: “Che strano mondo, se la terra fosse tutta d’oro, gli uomini si ucciderebbero per il fango”. Uscì nelle sale il 30 giugno 1954.
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