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IL PRIGIONIERO DI ZENDA

(The Prisoner of Zenda)




Regia: Richard Thorpe
Cast: Stewart Granger ... Rudolf Rassendyll / King Rudolf V
Deborah Kerr ... Princess Flavia
Louis Calhern ... Col. Zapt
Jane Greer ... Antoinette de Mauban
Lewis Stone ... The Cardinal
Robert Douglas ... Michael, Duke of Strelsau
Robert Coote ... Fritz von Tarlenheim
Peter Brocco ... Johann
Francis Pierlot ... Josef
James Mason ... Rupert of Hentzau
Sceneggiatura: John Balderston, Noel Langley, (non accred. Donald Ogden Stewart, Edward E. Rose), Wells Root dal romanzo di Anthony Hope
Fotografia: Joseph Ruttenberg (Technicolor)
Montaggio: George Boemler
Scenografia: Cedric Gibbons, Hans Peters
Costumi: Walter Plunkett
Trucco: William Tuttle, Sydney Guilaroff
Musiche: Alfred Newman
Produttore: Pandro S. Berman per la Metro-Goldwyn-Mayer
Anno: 1952 Nazionalità: USA colore 101 min.




Rudolf V (Granger), re di Ruitania, viene narcotizzato dal fratello, Rupert of Hentzau (Mason) poche ore prima dell’incoronazione. Un ignaro turista inglese, Rudolf Rassendyll (Granger), che gli assomiglia straordinariamente viene convinto dai fedelissimi del re scomparso a prendere il suo posto durante la cerimonia.

Più spazio alla componente sentimentale, con in rilievo madam De Mauban (Greer), perfida moglie dell’imperatore. Ennesima rilettura del felice romanzo di Hope dopo quelle del 1913, 1915, 1922 e del 1937, di cui la sceneggiatura si rifà a quella del 1937 riutilizzando parte non accreditata di ciò che scrissero Donald O. Stewart e Wells Root e come adattatore del dialogo, Edward E. Rose per la drammatizzazione; ottimo e bellissimo il Technicolor di Ruttenberg e gran dispendio dei larghi mezzi della produzione della Mgm. Buona la prova di Granger e della Kerr, semplice, per la seconda volta (già composta nell’edizione del 1937), la musica di Newman. Uscì nelle sale il 4 novembre 1952.





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