Tito Beppi (Chaney) e Simon (Siegel) lavorano come acrobati-clown in un circo italiano. Un giorno Tito trova una bambina abbandonata, Simonetta (Young), e la porta con sé. Cresciuta, la ragazza diventa l'ambizione del conte Luigi Ravelli (Asther), il quale la vuole sposare, i due clown si separeranno da Simonetta per ritrovarsi tragicamente insieme un giorno.

Grande film, commovente, divertente, tormentoso, romantico e fantasioso, dove, ancora una volta, la grandezza recitativa di Lon Chaney e il suo trucco da clown trasformista dimostra che è lui solo il miglior attore del cinema muto. La sua recitazione non è data dalla voce, ma dal suo corpo e dal suo volto capace di invecchiare di 25 anni tra una scena e l'altra. Ottima la regia di Brenon e la sceneggiatura che si ispira alla celebre opera teatrale "I Pagliacci" di Ruggiero Leoncavallo del 1892. Il film per alcune scene rischiò molto alla prova della censura, visto che i protagonisti amano una ragazza poco più che adolescente, la brava Loretta Young all'epoca aveva solo 15 anni. Uscì nelle sale il 14 aprile 1928 e costò 293 mila dollari.