Il giornalista Michael Ward (McGuire) provoca con la sua testimonianza la condanna di un camionista, poi a sua volta sperimenta la stessa cosa ed è accusato di un omicidio. La sua fidanzata, Jane (Tallichet), proverà la sua innocenza scagionando tutti e due e facendo accusare un maniaco (Lorre).

È un piccolo classico di serie B, per costi, per come e da chi è realizzato, ma è e deve essere considerato uno dei primi film americani neri. Il regista tedesco Ingster mette in scena abilmente una situazione giudiziaria quasi reale sfruttando anche il bianco e nero per rendere il tutto claustrofobico e onirico e allo stesso tempo gira con la macchina da presa con stile espressionistico tedesco, rifacendo per alcune scene a M di Fritz Lang. Curata come sempre la fotografia di Musuraca, buona la prova di Lorre, in panni a lui congeniali. Uscì nelle sale il 16 agosto 1940 e costò 171.200 dollari.