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STORIA DI UNA MONACA

(The Nun's Story)




Regia: Fred Zinnemann
Cast: Audrey Hepburn ... Sister Luke (Gabrielle van der Mal)
Peter Finch ... Dr. Fortunati
Edith Evans ... Rev. Mother Emmanuel (Belgium)
Peggy Ashcroft ... Mother Mathilde (Africa)
Dean Jagger ... Dr. Van Der Mal
Mildred Dunnock ... Sister Margharita (Mistress of Postulants)
Beatrice Straight ... Mother Christophe (Sanatorium)
Patricia Collinge ... Sister William (convent teacher)
Rosalie Crutchley ... Sister Eleanor
Ruth White ... Mother Marcella (School of Medicine)
Barbara O'Neil ... Mother Didyma (War-time Hospital)
Margaret Phillips ... Sister Pauline (medical student)
Patricia Bosworth ... Simone (postulant who changed her mind)
Colleen Dewhurst ... Archangel Gabriel (Sanatorium)
Stephen Murray ... Chaplain (Father Andre)
Lionel Jeffries ... Dr. Goovaerts (School of Tropical Medicine)
Niall MacGinnis ... Father Vermeuhlen (Leprosarium)
Eva Kotthaus ... Sister Marie (Sanatorium)
Molly Urquhart ... Sister Augustine (Africa)
Dorothy Alison ... Sister Aurelie (martyred nurse, Africa)
Jeanette Sterke ... Louise (sister of Gabrielle)
Errol John ... Illunga (African convert)
Diana Lambert ... Lisa (the Resistance)
Orlando Martins ... Kalulu (African servant)
Sceneggiatura: Robert Anderson dal libro di Kathryn C. Hulme
Fotografia: Franz Planer
Montaggio: Walter Thompson
Scenografia: Alexander Trauner
Costumi: Marjorie Best
Trucco: Alberto De Rossi
Musiche: Franz Waxman
Produttore: Henry Blanke per la Warner Bros
Anno: 1959 Nazionalità: USA colore 149 min.
8 Nomination: miglior film, regia, attrice (Hepburn), sceneggiatura non originale, fotografia a colori, montaggio, colonna sonora, suono (George R. Groves-Warner Bros Studio Sound Department)
1 New York Film Critics Circle: miglior regia, attrice (Hepburn)
1 Golden Globe: speciale per merito
1 British Academy: miglior attrice inglese (Hepburn)
1 Davide di Donatello: miglior attrice (Hepburn)




La suora Luke Gabriella Van Der Mal (Hepburn) va nel Congo Belga per aiutare i più bisognosi, ma si trova a dover rispettare regole severissime. Scontenta e poco tollerante di questa rigidità, la suora decide di abbandonare le vesti religiose e di continuare da sola l’opera di soccorso verso bisognosi e afflitti.

Tratto dal libro di Kathryn Hulme, è un opera di grande carattere, girata con dono della semplicità e del lirismo dal grande professionismo di Zinnemann, che mostra con una attenta analisi la vita di una donna prima con gli occhi di una missionaria, poi con quelli di laica, ma sempre lavorando sul lato psicologico, spirituale, non tralasciando mai gli affetti famigliari e il problema scientifico-intellettuale. Il regista austriaco mostra attraverso le immagini, ma anche i silenzi di aver compreso a pieno cosa significa diventare suora, il convento dapprima, il Congo poi e il ritorno al convento alla fine, riassumono il cammino fisico e morale di una donna verso qualcosa di difficile, impossibile da accettare se non si è fatta una precisa scelta di vita. Bravissima la Hepburn, anche se inizialmente stenta per lo spettatore a trovare la forma definitiva di un personaggio complesso, su di lei, ma anche negli altri attori tra cui un “ateo” Peter Finch, ruota tutta la riuscita del film. Perfetta la colonna sonora di Waxman, che studiò presso l’Istituto Vaticano la musica sacra per meglio stendere l’intera partitura, che ruba anche qualche nota dalla partitura mozartiana del “Don Giovanni”. Il film fu girato fra Cinecittà e il Congo belga e partecipò anche Sergio Leone per realizzare alcune scene dell’arrivo al campo. Il film fu offerto prima della Warner Bros alla Paramount, che non accettò in quanto al pubblico non interessava un documentario su “i modi per diventare suora”. Uscì nelle sale il 18 giugno 1959, costò 3.500.000 e ne incassò, solo negli Stati Uniti, 6.400.000 dollari.





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