Uno dei più grandi esperti di rodeo, Jeff McCloud (Mitchum) insegna al giovane Wes Merritt (Kennedy) tutti i segreti della sua attività, ma Wes inizia a guadagnare e ad avere fama, tralasciando una vecchia promessa che aveva fatto a sua moglie, Louise (Hayward). Sarà lo stesso Jeff a dargli una lezione e a farlo tornare sui suoi passi, partecipando ad un torneo difficilissimo senza essersi allenato.

Intelligente, atmosferico, un interessante affresco di uno degli sport più antichi degli Stati Uniti, ma in verità è un omaggio che Ray dedica a chi ha finito la carriera, intesa come primo ciclo di vita ed è ora alle prese con la seconda parte, cioè lo stanziamento in un contesto che rifiuta la vecchiaia per la giovinezza, la spensieratezza e il guadagno facile. La solidità della sceneggiatura permette agli attori di identificarsi meglio nelle loro parti, senza eccessi, ma sempre con estremo garbo e semplicità, così Mitchum perfetto nell’interpretare il suo tormento interiore è a tratti anche commovente, come nella sua fine. Uscì nelle sale il 24 ottobre 1952.