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TEMPO DI VIVERE
(A Time to Love and a Time to Die)
Regia: Douglas Sirk
Cast: John Gavin ... Ernst Graeber
Liselotte Pulver ... Elizabeth Kruse Graeber
Jock Mahoney ... Immerman
Don DeFore ... Hermann Boettcher
Keenan Wynn ... Reuter
Erich Maria Remarque ... Professor Pohlmann
Dieter Borsche ... Captain Rahe
Barbara Rütting ... Woman Guerrilla
Thayer David ... Oscar Binding
Charles Regnier ... Joseph
Dorothea Wieck ... Frau Lieser
Kurt Meisel ... Heini
Agnes Windeck ... Frau Witte
Clancy Cooper ... Sauer
John Van Dreelen ... Political Officer
Klaus Kinski ... Gestapo Lieutenant
Alice Treff ... Frau Langer
Alexander Engel ... Mad Air Raid Warden
Jim Hutton ... Hirschland
Bengt Lindström ... Steinbrenner
Wolf Harnisch ... Sergeant Muecke
Karl Ludwig Lindt ... Dr. Karl Fresenburg
Lisa Helwig ... Frau Kleinert
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Sceneggiatura: Ornin Jannings dalla novella di Erich Maria Remarque
Fotografia: Russell Metty (Eastmancolor, CinemaScope)
Montaggio: Ted J. Kent
Scenografia: Alexander Golitzen, Alfred Sweeney
Costumi: Bill Thomas
Trucco: Bud Westmore
Musiche: Miklòs Ròzsa
Produttore: Robert Arthur per la Universal International
Anno: 1958 Nazionalità: USA colore 139 min.
1 Nomination: miglior suono (Leslie I. Carey-Universal International Studio Sound Departement)
Durante la seconda guerra mondiale Ernst Graeber torna nella sua città natale ormai distrutta dai bombardamenti e sposa una sua compagna di scuola Elizabeth Kruse (Pulver). Tornato sul fronte russo, mentre offre a una donna la possibilità di fuga, perderà la propria vita per mano di questa donna.
Un grande romanzo di guerra, realizzato da Sirk, che torna nella sua Germania per realizzare la trasposizione cinematografica del romanzo di Erich Maria Remarque (che interpreta la parte di un professore antinazista Polhmann), in cui l’infelice storia d’amore, che è resa con grande delicatezza, è la base di una perfetta denuncia di quello che aveva prodotto il nazismo di cui Sirk, tedesco, ne soffriva amaramente. La Storia e la Guerra sono rappresentate con il caos e la morte, la bellezza e la vita, l’orrore della distruzione e l’armonia della natura (come la scena in cui Ernet cerca tra le macerie un vecchio piano che suona una serie si note lugubri), tutto sottolineato dalla bellissima colonna sonora tragico-lirica di Ròzsa, struggente e appassionante quanto mai, e dalla fotografia a colori di Metty. Particina per Klaus Kinski, che interpreta il tenente Gestapo mentre consegna le ceneri del padre di Elisabeth morto in un lager. Uscì nelle sale il 9 luglio 1958.
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