Sul finire del ‘700 il vascello inglese Bounty è in rotta verso Tahiti per imbarcare alcuni fusti di albero di pane. Improvvisamente la spedizione scientifica è turbata dall’ammutinamento dell’equipaggio guidato dall’ufficiale in seconda Flecher Christian (Gable); l’equipaggio del Bounty si ribella all’inumana crudeltà del capitano Bligh (Laughton). Gli ammutinati si rifugiano nell’isola di Pitcairn, mentre Bligh, che si è salvato su una scialuppa, si vendica facendo arrestare i marinai che non avevano partecipato alla rivolta: ma al processo Byam (Tone) denuncerà il comportamento del capitano e sarà graziato.

Uno dei grandi successi della Mgm degli anni Trenta, personalmente voluto da Thalberg, il più famoso degli adattamenti dei libri di Nordhoff e Hall sulla crociera che nel 1789 il vascello inglese fece nei mari del Sud, perfetto esempio del “film da studios, professionale, ottimamente cesellato”: l’interpretazione di Laughton è indimenticabile, peccato che l’ultima parte del film perda ritmo e tensione. Si aggiudicò un Oscar come miglior film e vanta un record di nomination (ben tre) per il miglior attore: Laughton (preferito al ruolo troppo americano di Wallace Berry), Gable (indotto ad accettare il ruolo al posto Robert Montgomery) e Franchot Tone. Tra gli attori compaiono anche James Cagney e David Niven, mentre le scene sul mare sono dirette da James Cutis Havens. Il film costò 1.950.000 dollari, ma fu campione d’incasso già all’uscita con 4.400.000 dollari. Il film è conosciuto anche col titolo “Gli ammutinati del Bounty”. Uscì nelle sale il 8 novembre 1935.