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UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO
(A Street Named Desire)
Regia: Elia Kazan
Cast: Vivien Leigh ... Blanche DuBois
Marlon Brando ... Stanley Kowalski
Kim Hunter ... Stella Kowalski
Karl Malden ... Harold 'Mitch' Mitchell
Rudy Bond ... Steve
Nick Dennis ... Pablo Gonzales
Peg Hillias ... Eunice
Wright King ... A Collector
Richard Garrick ... A Doctor
Ann Dere ... The Matron
Edna Thomas ... The Mexican Woman
Mickey Kuhn ... A Sailor
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Sceneggiatura: Tennessee Williams, Oscar Saul da una pièce di Williams
Fotografia: Henrry Stradling
Montaggio: David Weisbart
Scenografia: Richard Day, George James Hopkins
Costumi: Lucinda Ballard
Trucco: Gordon Bau
Musiche: Alex North
Produttore: Charles K. Fedelman per la Warner Bros
Anno: 1951 Nazionalità: USA b/n 122 min.
4 Oscar: miglior attrice (Leigh), attore non protagonista, (Malden), attrice non protagonista (Hunter), scenografia e arredamento in bianco e nero (arr. Hopkins)
8 Nomination: miglior film, regia, attore (Brando), sceneggiatura non originale, fotografia in bianco e nero, colonna sonora, costumi in bianco e nero (Lucinda Ballard), suono (Colonel Nathan Levinson)
3 New York Film Critics Circle: miglior film, regia, attrice (Leigh)
1 Golden Globe: miglior attrice non protagonista (Hunter)
1 British Academy: miglior attrice inglese (Leigh)
Blanche DuBois (Leigh) rimasta vedova va a vivere dalla sorella Stella (Hunter) sposata con irragionevole Stanley Kowalski (Brando) che subito la insidia e la fa allontanare da Mitch (Malden) che l’avrebbe sposata facendola ricominciare una nuova vita. A questo tormento interiore di tutti, si finirà con il feroce stupro di Blanche e forse la riconciliazione di Stanley con la moglie che ha appena partorito un bimbo.
Un capolavoro drammatico, potente, barocco e ossessivo, scritto e sceneggiato dallo stesso Williams con un’abilità degna di uno psichiatra e già portata sulle scene di Broadway, una regia di Kazan perfetta su ogni fronte, che ebbe l’intuizione geniale di lasciare l’atmosfera teatrale per creare ancora maggiore tensione alla scena. Perfetti i due attori: la Leigh, che fu imposta dalla Warner e che alla fine si rivelò impeccabile e il talento “mostruoso” di un Brando eccezionale, che sfrutta grazie al regista tutto il suo repertorio da Actor’s Studio, in jeans e maglietta riesce a combinare la sua forza bruta e animalesca grazie anche a un fisico da pugile con il suo sex appeal di uomo terribilmente attraente. Da non sottovalutare i ruoli di contorno come quello del debole Malden e della Hunter. Per motivi di censura fu tolto dal copione ogni riferimento all’omosessualità del marito di Blanche. Degna di nota la colonna sonora jazz di Alex North, bellissimi gli arredamenti e l’illuminazione claustrofobia. Il film costò circa $ 1.800.000 dollari, mentre Brando ne ricevette soli $ 75 mila. Uscì nelle sale il 18 settembre 1951.
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