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UN'ORA D'AMORE
(One Hour with You)
Regia: Ernst Lubitsch, (non accred. George Cukor)
Cast: Maurice Chevalier ... Dr. Andre Bertier
Jeanette MacDonald ... Colette Bertier
Genevieve Tobin ... Mitzi Olivier
Charles Ruggles ... Adolph
Roland Young ... Professor Olivier
Josephine Dunn ... Mademoiselle Martel
Richard Carle ... Henri Dornier - Private Detective
Barbara Leonard ... Mitzi's Maid
George Barbier ... Police Commissioner
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Sceneggiatura: Samson Raphaelson dalla pièce di Lothar Schmidt
Fotografia: Victor Milner
Montaggio: William Shea
Scenografia: Hans Dreier
Costumi: Travis Banton
Musiche: Oscar Straus, Richard A. Whiting, Leo Robin dirette: Nathalien Finston
Produttore: Ernst Lubitsch per la Paramount
Anno: 1932 Nazionalità: USA b/n 85 min.
1 Nomination: miglior film
A Parigi un dottore Andre Bertier, innamoratissimo della moglie Colette (MacDonald), è costretto a passare la notte con la migliore amica Mitzi Oliver (Tobin) di questa. Il marito di Mitzi, il professore Oliver (Young), scopre il fattaccio e chiede il divorzio dalla moglie; anche Andre e Colette sembrano entrare in crisi e divorziare, ma un’improvvisa confessione metterà le cose in chiaro.
Remake musicale di un precedente film di Lubitsch, “Matrimonio in quattro" del 1924, che impegnato sul montaggio di “Broken Lullaby” decise di affidare momentaneamente la regia a Cukor, che era il suo assistente all’epoca, per poi riprendersela e rigirare gran parte delle scene a causa dell’inesperienza del futuro regista. Il film è uno dei migliori del regista, che riprende il celebre girotondo del gioco dei sessi quali l’amore, il desiderio, il tradimento, la fedeltà, la gelosia e mescolarli in giusta dose dove grazie al suo “tocco” capace di creare scene eleganti e umoristiche. Eccellente l’uso del parlato e anche del cantato, Lubitsch non sembra affatto disorientato dall’avvento del sonoro, ma anzi ne sfrutta tutti mezzi per creare uno scoppiettante tour de force sonoro, senza soluzioni di continuità, facendo entrare in causa anche lo spettatore con domande dirette a intervalli quasi regolari come nel caso: “Come avreste fatto al mio posto ?”. Uscì nelle sale il 22 marzo 1932.
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