Regia: Frank Capra

Cast: Frank Sinatra ... Tony Manetta Edward G. Robinson ... Mario Manetta Eleanor Parker ... Eloise Rogers Eddie Hodges ... Alvin 'Ally' Manetta Carolyn Jones ... Shirl Thelma Ritter ... Sophie Manetta Keenan Wynn ... Jerry Marks Joi Lansing ... Dorine Connie Sawyer ... Miss Wexler James Komack ... Julius Manetta Dub Taylor ... Fred (the clerk) George DeWitt ... Mendy Yales Benny Rubin ... Abe Diamond Ruby Dandridge ... Sally B.S. Pully ... Hood Joyce Nizzari ... Alice (Jerry's secretary) Pupi Campo ... Master of Ceremonies

Sceneggiatura: Arnold Schulman da una sua storia
Fotografia: William Daniels (CinemaScope,Panavision)
Montaggio: William Hornbeck
Scenografia: Eddie Imazu
Costumi: Edith Head
Trucco: Helene Parrish, Bernard Ponedel
Musiche: Nelson Riddle
Produttore: Frank Capra, Frank Sinatra per la United Artists
Anno: 1959 Nazionalità: USA colore 120 min.
1 Oscar: miglior canzone (“High Hopes” di James Van Heusen, Sammy Cahn)

A Miami, Tony Manetta (Sinatra), vedovo con a carico un figlio Ally (Hodges), non riesce ad andare avanti nella vita, anche perché non ha voglia di lavorare. Il fratello Mario (Robinson) vuole farlo sposare con una ricca vedova, ma va tutto a monte, così come il progetto, fatto da Tony, di creare un parco giochi con l’aiuto di un ricco amico, Jerry Marks (Wynn).

Penultimo film di Frank Capra, dopo un periodo di inattività di otto anni, una commedia sentimentale con un’ultima riflessione sull’impossibilità di vivere sereni in una società dominata dal denaro, dalla corruzione e dalle idee assurde. Il film, non certamente paragonabile alle opere d’oro degli anni Trenta e Quaranta, ha una sua vena comica e sentimentale tipica della filosofia capriana, dove tutto alla fine può avere un rimedio e nulla forse e dato al caso. Ottima l’interpretazione di Robinson, stanco di avere un fratello nulla facente, e bravissimo Sinatra, soprattutto quando canta, nel duettare anche con il bambino Eddie Hodges. Uscì nelle sale il 15 luglio 1959 e incassò 11 milioni di dollari.

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