Regia: George Waggner

Cast: Claude Rains ... Sir John Talbot Warren William ... Dr. Lloyd Ralph Bellamy ... Colonel Montford Patric Knowles ... Frank Andrews Bela Lugosi ... Bela Maria Ouspenskaya ... Maleva Evelyn Ankers ... Gwen Conliffe J.M. Kerrigan ... Charles Conliffe Fay Helm ... Jenny Williams Forrester Harvey ... Twiddle Lon Chaney Jr. ... The Wolf Man

Sceneggiatura: Curt Siodmak
Fotografia: Joseph Valentine
Montaggio: Ted J. Kent
Scenografia: Jack Otterson
Costumi: Vera West
Trucco: Jack P. Pierce
Musiche: Charles Previn
Produttore: George Waggner per la Universal International
Anno: 1941 Nazionalità: USA b/n 70 min.

Larry Talbot (Chaney jr.) viene morso da un licantropo Bela (Lugosi) e in una notte da plenilunio come gli aveva detto una vecchia zingara, Maleva (Ouspenskaya). L’uomo si trasforma in un lupo assetato di sangue, metterà a repentaglio la vita della sua ragazza, Gwen Conliffe (Ankers), ma verrà liberato dall’atroce maledizione, dal padre sir John Talbot che lo ucciderà.

Un cult-movie dell’horror, genialmente sceneggiato da Curt Siodmak, il film mostra uno di quei casi di licantropia meglio portati sullo schermo, ma anche un misto di favola horror e Medioevo fatto di cimiteri, nebbie e misteri. Il trucco dell’uomo lupo è opera del leggendario Jack Pierce, il più grande creatore di mostri della Universal, che disse sulla creazione della maschera: “Tutto quello che si apprende sui lupi mannari consiste nella supposizione che ululino sotto la luce della Luna in castelli abbandonati della Scozia. Unico particolare: nessuno li ha mai visti. Così, non resta che prendere una sedia e tentare di arrivarci per intuizione. E poi si dà via al lavoro, con peli, gesso, colla e pittura”. Fastidiosissimo il trucco sulla faccia di Chaney, costretto a prostrarsi per terra per l’applicazione e la rimozione del materiale. Ottima la fotografia di Valentine, che usa abilmente giochi di luce e nebbie. Uscì nelle sale il 12 dicembre 1941 e costò solo 180.000 dollari.

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